Rete 5G immaginata

5G: accordo preliminare tra UE e operatori per la banda da 700 MHz

Gli operatori di telefonia europei avranno accesso alla banda di frequenza da 700 MHz per fornire l’accesso al 5G.  Questo è quanto scaturito da un accordo informale tra Stati e legislatori dell’Unione Europea nella giornata di ieri.

L’accordo prevede il lancio coordinato della banda a 700 MHz senza fili entro la fine del 2020. Questa faciliterà la diffusione del 5G e giusto per avere un’idea, la velocità dati sarà così elevata da poter sostenere auto senza conducente, l’assistenza sanitaria a distanza e miliardi di oggetti di uso quotidiano connessi a internet.

“Il rilascio coordinato della banda 700 MHz è un grande passo in avanti sul percorso dell’Unione europea nel campo del 5G” ha riferito Guenther Oettinger, Commissario Europeo per l’Economia digitale.

Fissati a due gli anni di ritardo concessi agli Stati membri rispetto alla data del 2020, ma solo per problemi legittimi derivati dalla ricollocazione dello spettro per servizi di radiodiffusione. In sintesi, l’intero processo dovrebbe chiudersi intorno al 2030 garantendo una sostenibilità maggiore in termini di banda per le connessioni a internet destinate a diventare otto volte superiori a quelle attuali nel giro di 5 anni.
“Il rilascio tempestivo delle bande dello spettro è essenziale per il completamento del 4G e il lancio del 5G. Qualsiasi ritardo rallenterebbe la diffusione della banda larga mobile”, ha dichiarato Francesco Versace, direttore di ETNO, associazione degli operatori di telecomunicazioni europei.

Al momento, solo Francia e Germania hanno concesso l’utilizzo di questa banda per i servizi mobili mentre Gran Bretagna, Danimarca, Finlandia e Svezia hanno in programma di fare lo stesso a breve. Italia non pervenuta.