HMD Global ha deciso da tempo di diversificare la sua strategia di mercato offrendo dispositivi a marchio HMD pur senza dismettere completamente il marchio Nokia.
L’azienda aveva infatti annunciato una strategia multi-brand che avrebbe dovuto includere non solo i telefoni Nokia, ma anche nuovi dispositivi a marchio HMD e partnership interessanti con altri attori del mercato. Di recente, HMD aveva addirittura alluso, con un messaggio su X, al ritorno di un iconico modello del brand finlandese.
Ora però HMD sembra entrata in una nuova fase del suo sviluppo e ha deciso di abbandonare il marchio Nokia per gli smartphone in favore dei suoi dispositivi. HMD ha continuato a offrire smartphone, feature phone e tablet a marchio Nokia negli ultimi mesi, ma le scorte per questi modelli stanno terminando, almeno in Europa, e non saranno rifornite.
I dispositivi a marchio Nokia scompariranno dunque dalla maggior parte dei siti Web ufficiali HMD nel Vecchio Continente, anche se potrebbero essere ancora presenti in Asia, Africa e Medio Oriente, Australia e Nuova Zelanda e America Latina, sempre però ad esaurimento scorte.
La pagina di supporto di HMD mostra ancora smartphone e feature phone Nokia che continueranno a ricevere supporto software, anche se non è chiaro per quanto tempo ancora.
Storia e declino di Nokia
È dunque l’epilogo della storia di un marchio che ha vissuto i suoi anni di maggior successo tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000. Durante questo periodo, l’azienda è diventata il più grande produttore mondiale di telefoni cellulari, commercializzando alcuni fra i modelli di telefonini più iconici, come il Nokia 3310 e il Nokia 1100. Nel 2007, Nokia ha raggiunto il suo picco con una vertiginosa quota di mercato vicina al 50%.
Il declino di Nokia è iniziato nel 2007 con il lancio del primo iPhone di Apple e l’ascesa di nuovi concorrenti come Samsung e HTC, che utilizzavano il sistema operativo Android. La difficoltà di adattarsi a un mercato che stava cambiando, l’incapacità di mettere a punto un sistema operativo touchscreen attuale e la vendita a Microsoft nel 2013 ne hanno segnato un precoce tramonto.