L’Agcom fa chiarezza nei casi in cui gli operatori decidano di cambiare unilateralmente le condizioni contrattuali di un piano tariffario: il consumatore potrà dare disdetta e recedere così senza dover pagare l’eventuale penale prevista dal contratto stesso.
Dunque, sarà possibile passare a un altro operatore, senza essere esposti ad alcun costo, se non quello dell’eventuale rateo di acquisto dello smartphone in corso. Costo che, peraltro, dovrà essere restituito con modalità rispettose e quindi non in un’unica soluzione.
Agcom ha deciso di intervenire, soprattutto dopo che alcuni operatori di rete fissa avevano trasformato il canone mensile con addebiti ogni 28 giorni (con un guadagno netto di un canone aggiuntivo nel corso di un anno solare). Tali contratti, entro giugno, dovranno essere ripristinati nella loro forma mensile (pende tuttavia un ricorso degli operatori davanti al Tar del Lazio).
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Ma c’è di più: siamo in presenza di una serie di rincari senza precedenti negli ultimi anni: Vodafone e H3G hanno rimodulato diversi piani e servizi e stanno per attuare nuove modifiche unilaterali. Gli operatori si stanno attrezzando per far fronte ai diminuiti introiti seguiti dalla recente guerra sui prezzi, al fatto che dal 15 giugno sarà abolito il roaming internazionale (con conseguente calo delle entrate) e ai nuovi investimenti sulle reti di prossima generazione.
Ai consumatori scontenti, purtroppo, rimane solo la spuntata arma della disdetta del contratto. Cercando poi un operatore che mantenga il prezzo promesso in fase di stipula del contratto.