Anche Amazon nel vortice dell’Antitrust Ue. La commissione europea ha infatti da poco aperto un’inchiesta riguardante l’attività fiscale della società di Seattle nello stato dell’Lussemburgo. Sotto la lente d’ingrandimento sarebbero finiti gli accordi di stato stipulati nel 2003, troppo favorevoli in regime di tassazione secondo la ragioneria di Bruxelles.
Nel dettaglio, Amazon UE Sarl paga le proprie imposte sui profitti provenienti dall’Europa ad una società in accomandita semplice con base in Lussemburgo eludendo molte delle attuali regole fiscali.
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Una vera e propria guerra fiscale quella attuata da Joaquin Almunia, commissario responsabile della concorrenza Ue che, dopo aver messo sotto accusa Google, Apple, Fiat e altri grandi nomi, riassume la sua posizione con queste parole: “Le autorità nazionali non devono permettere a imprese particolari di ridurre artificiosamente i profitti da tassare ricorrendo a metodi di calcolo favorevoli: è giusto che le filiali di multinazionali paghino la loro parte di imposte e non beneficino di un trattamento particolare”.