Alexa entra negli hotel e si trasforma in maggiordomo personale

Amazon ha lanciato Alexa Smart Properties for Hospitality, un nuovo servizio che porta il celebre assistente vocale nelle camere d’albergo, confermandone le doti di utile strumento di informazione in grado di far fronte a numerose richieste di solito indirizzate al personale della reception e del concierge, e permettendo all’ospite di risolvere i piccoli problemi quotidiani senza neppure uscire dalla stanza, anzi, senza neppure dover alzare il telefono.

Mancano degli asciugamani? Basterà dirlo ad Alexa e in pochi minuti un inserviente busserà alla porta con la biancheria richiesta. Una lampadina si è bruciata o il riscaldamento non funziona? Sarà l’assistente a far intervenire direttamente i tecnici nella stanza.

Insomma, Alexa permette agli ospiti di semplificare alcune attività e rendere il soggiorno più piacevole.

Il test del servizio è partito da un mese nel prestigioso hotel romano TH Roma Carpegna Palace Hotel, dove si è tenuto l’evento di presentazione. Ma presto Parc Hotels Italia lancerà la soluzione anche al Parc Hotel di Peschiera del Garda e il gruppo So.GES fornirà l’esperienza agli ospiti del Borgo di Cortefreda a Firenze. Alexa Smart Properties for Hospitality sarà disponibile anche per gli ospiti del Continental Terme Hotel di Montegrotto (Padova).

Nelle camere l’ospite troverà un dispositivo Echo che, come ha sottolineato Gianmaria Visconti, Country Manager Alexa per l’Italia, “non sarà collegato ad alcun account personale, ma sarà in grado di offrire, accanto alle informazioni generali tipiche dell’assistente, anche alcune funzionalità che ogni hotel potrà personalizzare al meglio”. Come pubblicizzare i servizi presenti nella struttura o offrire quelle informazioni che, di solito, vengono chieste al personale di reception, impegnandolo in risposte identiche anche centinaia di volte al giorno. Un classico esempio? La password del WiFi, che Alexa ci ha comunicato in pochi secondi nel comfort della nostra camera mentre sorseggiavamo una bibita fresca.

L’obiettivo è dunque duplice: semplificare e alleggerire il lavoro dello staff ed offrire un servizio migliore e sempre attivo all’ospite. Perché dopotutto, Alexa non dorme mai.

Peraltro, ha continuato Gianmaria Visconti, “i visitatori hanno la possibilità di disattivare il microfono del dispositivo Echo presente in camera. Inoltre, le registrazioni vocali non vengono salvate”.

Il servizio ha già un buon grado di integrazione e al Carpegna Palace Hotel di Roma è stato integrato in oltre 200 stanze. Ma siamo solo all’inizio, perché le possibilità di personalizzazione sono quasi infinite e liberamente scelte dalla struttura ricettiva. Amazon mette solo a disposizione le API, mentre tutte le implementazioni e le decisioni sui servizi rimangono in carico all’hotel. Ovvio che la scelta dei servizi da offrire in una struttura di città con una prevalenza di clienti business debba essere diversa da quella di un hotel con clientela turistica ubicato in una località marina.

Soddisfazione è stata espressa anche da Giorgio Palmucci, Executive Vice President TH Resorts, che ha dichiarato: “Il Gruppo TH è entusiasta di essere tra le prime catene in Italia ad utilizzare Alexa Smart Properties al TH Roma Carpegna Palace Hotel. Da sempre cerchiamo di innovare la nostra offerta, per offrire la migliore esperienza di viaggio e soggiorno possibile. Abbiamo iniziato integrando le nuove tecnologie in fase di prenotazione e ora ci stiamo concentrando sull’esperienza di soggiorno. Grazie ad Alexa riusciremo ancora meglio a garantire ai nostri ospiti un riscontro immediato a tutte le loro esigenze: dalle semplici informazioni, a richieste specifiche per lo staff. Questo permetterà di vivere in albergo la stessa esperienza di comfort della propria casa, rendendo il soggiorno ancora più piacevole.”