Trimestri da record per i colossi dell’on-line Google e Amazon. Alphabet, la società che controlla Google, ottiene ricavi pari a 21,5 miliardi di dollari (rispetto previsioni di 20,76 miliardi).
Gli utili ammontano a 8,42 dollari per azione, contro gli 8,04 dollari previsti. La crescita di Alphabet è dovuta al grande volume di pubblicità sul motore di ricerca, soprattutto sui dispositivi mobili (sia smartphone sia tablet). Nel dettaglio l’utile netto di Alphabet si è attestato sui 4,88 miliardi di dollari dai 3,93 miliardi di dollari di dodici mesi fa.
Google sorride e lo stesso fa Amazon. Il leader nel settore delle vendite online “stacca” il terzo trimestre di fila con utili in crescita esponenziale. Il quinto consecutivo in utile. Nel periodo aprile-giugno 2016 il risultato è stato di 857 milioni di dollari. Contro i 92 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno.
I ricavi sono saliti del 31% a 30,4 miliardi dai 23,2 miliardi dei tre mesi di riferimento del 2015. Un record che ha superato pure le stesse previsioni dell’azienda e comprese tra 28 miliardi e 30,5 miliardi.
Il fatturato è stato spinto da Amazon web services. Si tratta della divisione di cloud computing che ha generato 2,9 miliardi contro 1,8 del 2015.
Aws – la divisione più redditizia con oltre la metà dell’utile operativo di 1,3 miliardi – sta per centrare un importante obiettivo. Quello fissato dall’amministratore delegato e fondatore Jeff Bezos di 10 miliardi di dollari di vendite annuali.
In questo trimestre Amazon può annoverare anche un altro record storico. Si tratta del valore delle sue azioni, che ha raggiunto quota 756 dollari il 12 luglio scorso. Il motivo? Il “Prime Day“, la giornata dedicata agli sconti su molti prodotti in vendita. Quella di quest’anno si è rivelata un successo senza precedenti. Davvero niente male!