Dopo Google anche Microsoft assicurerà il cosiddetto “diritto all’oblio” per il suo motore di ricerca Bing. Ovvero, sarà possibile chiedere alla società di Redmond di cancellare qualsivoglia riferimento e informazione personale sul Web.
La notizia è stata riportata dal New York Times: “È prevista l’attivazione di un modulo con cui gli utenti potranno fare richiesta di eliminazione“, spiega un portavoce di Microsoft. La necessità di cancellare virtualmente la propria presenza in Internet sembra essere davvero impellente.
Basti pensare che in un mese circa Google ha ricevuto oltre 70mila richieste relative al diritto all’oblio, di cui 6mila solo dall’Italia e provenienti da personaggi della politica, pubblici e da persone con un passato che vogliono fare dimenticare.