Tutti gli smartphone futuri che vorranno eseguire il nuovo sistema operativo Android 11 dovranno avere più di 2 GB di Ram. I dispositivi con un quantitativo pari o minore ai 2 GB saranno avviati come dispositivo Android Go.
Inoltre, i telefoni con 512 MB di Ram non saranno più idonei a precaricare i Google Mobile Services: parole che hanno un chiaro significato. Tali modelli non saranno più supportati da Google.
Le modifiche dovrebbero avere effetto a partire dal quarto trimestre 2020, quando il sistema operativo sarà funzionante e i produttori avranno comunciato a distribuire gli aggiornamenti.
La misura, come detto, riguarda i telefoni di prossima commercializzazione. I dispositivi, invece, lanciati in passato e che girano su versioni precedenti di Android con 2 GB di Ram continueranno invece a funzionare regolarmente.
Il cambiamento mira a garantire che i telefoni che si avviano con hardware poco evoluto possano girare su una versione di Android più leggera (proprio come Android Go), quindi su una piattaforma più appropriata in grado di assicurare una buona esperienza d’uso. In caso contrario agli utenti verrebbe restituita una pessima impressione del nuovo Android 11, cosa che Google non può permettere che accada.