Acque sempre agitate nei rapporti fra Google, papà di Android, e la Commissione Antitrust europea. Dopo la multa di 2,4 miliardi di euro comminata per aver favorito, all’interno del suo motore di ricerca, l’attività di Google Shopping nei confronti della concorrenza, ora nel mirino è finito pure Android.
L’ascesa del sistema operativo per dispositivi mobile del robottino verde è sotto le lente dell’Antitrust europeo che vuole capire se le quote di mercato di Android (che in Europa superano il 75%) siano state raggiunte senza infrangere alcuna disposizione in materia di concorrenza.
Si indaga soprattutto sugli incentivi finanziari che Google avrebbe garantito ai produttori di smartphone in cambio della pre-installazione di Google Search e di Google Play Store sui loro dispositivi. In pratica si dovrà analizzare il vantaggio competitivo delle app pre installate (si veda anche Google Chrome) e le politiche di Google per far sì che ormai i dispositivi di tutti i principali marchi abbiano seguito la medesima strada.
Un team di esperti è stato incaricato delle indagini e le conclusioni dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno. Per il momento Google non commenta, avendo già in passato dichiarato la propria totale estraneità alle accuse e sottolineato di aver sempre rispettato la concorrenza.
Certo non sarà facile capire se davvero un semplice accordo fra Google e un produttore di cellulari per mettere a bordo dei suoi smartphone Android possa ledere diritti altrui di altri sistemi operativi.
L’impressione è che sarà difficilissimo mettere il punto a questa vicenda.