Per scoprire cosa bolle nella pentola dei grandi colossi digital basta avere un po’ di immaginazione e di ingegno. Non a caso negli ultimi anni si sono moltiplicate le “ricerche” dei giornalisti e dei blogger sul sito ufficiale per la registrazione dei brevetti americani (United States Patent and Trademark Office). L’ultima scoperta in ordine di tempo riguarda Apple e un brevetto davvero particolare. Basta osservare la foto per capire che ad essere chiamato in causa è il Watch, lo smartwatch di Apple e, in particolare, il suo cinturino. Maggiori dettagli li abbiamo infatti dalla spiegazione (astratta/abstract) del suo funzionamento:
Il Brevetto: un cinturino che si stringe da solo
Abstract
Systems and methods for dynamically adjusting the fit of a wearable electronic device are disclosed. In many embodiments, a tensioner associated with a wearable electronic device can control one or more actuators that are mechanically coupled to either the housing or to a band attached to the wearable electronic device. In one example, in response to a signal to increase the tightness of the band, the tensioner can cause the actuator(s) to increase the tension within the band. La descrizione è illuminante: “Systems and methods for dynamically adjusting the fit of a wearable electronic device are disclosed”. Ovvero, Sistemi e metodi per regolare in maniera dinamica l’indossabilità di un dispositivo wearable.
Il brevetto: quando arriverà?
Poi prosegue con una descrizione generica di quella che potrebbe essere la tecnologia utilizzata: un segnale elettrico in grado di incrementare la tensione sul cinturino per stringerlo. In buona sostanza, Apple sta lavorando su un cinturino in grado di aumentare o diminuire la tensione sul polso, regolando al meglio l’indossabilità del dispositivo come potete leggere nella descrizione completa del brevetto. Al momento non è chiaro quale sarà la tencnologia utilizzata, anche se leggendo il documento si evince come il funzionamento possa essere simile a quello di un classico “misuratore” della pressione, in grado di stringere il nostro braccio per misurare i parametri vitali. Insomma, siamo ancora lontani dalla commercializzazione ma le premesse sono incoraggianti.