Dopo essersi scusata per il bug che ha colpito le chiamate di gruppo di FaceTime la scorsa settimana, ed aver ringraziato il quattordicenne che – insieme alla madre – lo aveva scoperto e segnalato all’azienda, Apple completa l’operazione di comunicazione con un’ulteriore gesto.
La famiglia di Grant Thompson, infatti, un bug che, in alcuni casi, consentiva agli utenti di ascoltare l’audio e vedere le immagini catturate dall’iPhone del destinatario di una chiamata prima che questo rispondesse. Il quattordicenne che ha scovato il problema si chiama Grant Thompson, mentre a segnalarlo ad Apple è stata sua madre, Michele.
La famiglia riceverà una ricompensa perché Apple contribuirà economicamente a supportare gli studi del ragazzo.
Il giovane, nei giorni scorsi, aveva scoperto quasi casualmente un bug che affliggeva il servizio di FaceTime per le chiamate di gruppo. In pratica, ll bug consentiva agli utenti di iPhone di ascoltare segretamente conversazioni private di altri utenti iPhone prima che questi avessero dato l’ok al collegamento.
Ora il bug è stato risolto con un un aggiornamento software messo a disposizione da Apple e il servizio (sospeso in seguito alla scoperta del bug) è stato riattivato.