Apple si è unita al crescente coro delle aziende che stanno facendo pressione sull’amministrazione Trump affinché questa rinunci a mettere in atto il piano destinato a imporre ulteriori costi sui prodotti cinesi.
Gli Stati Uniti hanno infatti affermato che potrebbero imporre dazi su 300 miliardi di dollari di prodotti cinesi se le parti non riusciranno a raggiungere un accordo commerciale.
In una lettera, Apple “ha esortato” la Casa Bianca a rinunciare al piano dei dazi. L’azienda di Cupertino ritiene che una decisione in tal senso farebbe il gioco dei suoi rivali globali.
La società ha affermato che i dazi colpirebbero i suoi principali prodotti, tra cui iPhone, iPad e b, oltre alle parti di ricambio utilizzate per riparare i dispositivi negli Stati Uniti.
“Esortiamo il governo degli Stati Uniti a non imporre tariffe su questi prodotti“, ha detto Apple rivolgendosi al rappresentante commerciale degli Stati Uniti Robert Lighthizer, che sta lavorando sull’iniziativa dell’amministrazione degli States.
La società ha fatto chiaramente capire che ulteriori tasse danneggerebbero la sua “competitività globale”.
Apple ha dichiarato che i suoi concorrenti cinesi – tra cui il principale produttore di smartphone Huawei – non hanno una “presenza significativa” nel mercato statunitense e non sarebbero influenzati dai nuovi obblighi.
Nel frattempo, Apple non sta a guardare. Anzi, avrebbe chiesto ai suoi principali fornitori di esplorare la possibilità di un trasferimento di alcune attività produttive fuori dalla Cina. Un’ipotesi che però sarebbe piuttosto complicata e non potrebbe essere portata a termine in tempi brevi.
Apple è solo l’ultima di molte aziende che hanno criticato in modo aspro i provvedimenti di Donald Trump, esortandolo ad abbandonare i piani per ulteriori tasse sui prodotti cinesi.
In una presentazione congiunta avuto luogo questa settimana, anche Microsoft, Dell, HP e Intel hanno affermato che le tasse proposte aumenterebbero i prezzi di laptop e tablet di almeno il 19%.
Gli Stati Uniti hanno riacceso la guerra commercialecon la Cina il mese scorso aumentando le tariffe sui prodotti cinesi per miliardi di dollari, provocando la reazione di Pechino.
I due Paesi sono nel mezzo di un pesante conflitto commerciale che sta pesando sull’economia globale e che ha colpito i mercati finanziari.
Tuttavia, negli ultimi giorni si intravvede uno squarcio di sereno e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che i negoziati commerciali dovrebbero riprendere a breve. Sono previsti colloqui ad alto livello. Inoltre vi sarà un incontro tra il presidente Trump e il presidente cinese Xi Jinping al vertice del G20 in Giappone alla fine di questo mese.