Apple Glass: il nome “RealityOS” compare poco prima dell’inizio del WWDC

Nuovi indizi suggeriscono che Apple potrebbe approfittare del WWDC 2022 previsto il 6 giugno per svelarci i suoi piani dedicati alla realtà virtuale e aumentata. Su Twitter sono emersi due depositi di marchi separati per il nome “realityOS”. Entrambi depositati l’8 dicembre 2021, questi sono elencati con una scadenza di deposito fissata per l’8 giugno 2022, a soli due giorni dall’apertura del prossimo WWDC.

Un dettaglio che basta a farci drizzare le orecchie, tanto più che un altro deposito di brevetto è stato scoperto anche sul sito dell’USPTO (US Patent and Trademark Office), con scadenza fissata al 9 giugno 2022.

Ricordiamo che “realityOS” sarebbe il nome scelto da Apple per il sistema operativo dei suoi futuri prodotti AR/VR. E non è la prima volta che ne sentiamo parlare: questo nome è stato, ad esempio, visto lo scorso febbraio nel codice depositato su GitHub, ma anche nei log di trasferimento dall’App Store.

Con descrizione…

Con ogni probabilità, questi depositi di marchi sarebbero di Apple. Detto questo, il marchio è assente dai documenti rinvenuti online. Scopriamo semplicemente che sono stati depositati da “Reality Systems LLC” – ma come sottolinea Parket Ortonani (l’ideatore della scoperta) l’indirizzo di questa azienda è lo stesso di quello precedentemente utilizzato da Apple per mantenere segreto il nome di alcune versioni di macOS prima che fossero annunciati.

La WWDC 2022 è tradizionalmente una conferenza per annunci di software, ma a volte è scandita dalla presentazione di nuovi prodotti. È difficile in questa fase dire se Apple svelerà realityOS durante il suo evento, o se il marchio parlerà o meno del suo primo visore per realtà mista.

Come promemoria, Apple ha un visore AR/VR nella confezione. Atteso sui top di gamma, quest’anno o nel 2023, il dispositivo sarebbe già stato presentato internamente al CDA di Cupertino… abbastanza da invocare un imminente lancio.

Questo casco punterebbe comunque su due schermi micro-OLED 4K, 15 moduli fotocamera, ma anche su capacità di tracciamento oculare, riconoscimento del movimento e funzionalità del suono spazializzato (audio spaziale). Infine, ci sarebbe un potente processore a bordo, probabilmente equivalente a un chip M1 (o superiore) in termini di prestazioni.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.