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Apple ha violato tre brevetti Qualcomm e dovrà risarcire 31 milioni di dollari

Stangata su Apple da parte di un Tribunale civile di San Diego, in California. La causa era stata intentata dalla stessa Qualcomm nel 2017 a difesa di tre tipologie di brevetti che riguardavano una tecnologia integrata negli iPhone a partire dal modello iPhone 7 che consentiva al dispositivo di collegarsi con particolare velocità alla rete Internet, permettendo così di risparmiare sulla batteria e di estendere l’autonomia dello smartphone.

Decisione all’unanimità

Nella sentenza (all’unanimità) i giudici hanno dato ragione a Qualcomm confermando che Apple avrebbe dovuto pagare 1,41 dollari per ogni dispositivo mobile venduto per aver utilizzato senza licenza tre brevetti sugli iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X.

Le azioni di Qualcomm – a seguito della decisione – sono salite fino al 3,5 percento prima di chiudere con un rialzo del 2,2 percento alla chiusura della borsa di New York. Il risultato consolida la tesi sostenuta da Qualcomm (in questo e in altri processi) secondo cui la sua tecnologia fornisce un valore aggiunto agli smartphone agli smartphone di Apple (e a tutti gli smartphone in generale).

Ma se la prima battaglia è vinta, la guerra fra Apple e Qualcomm sarà ancora lunga. Un processo ancora più importante – che dovrebbe concludersi il mese prossimo – dovrà dirimere un’altra importante disputa sulle licenze dei due colossi americani. In ballo ci sono miliardi di dollari di interessi.

Le reazioni di Apple e Qualcomm

Diametralmente opposte le reazioni al verdetto di ieri: secondo Apple “La campagna in corso per le violazioni dei brevetti intentata da Qualcomm non è altro che un tentativo per distrarre l’attenzione dalle più grandi questioni che l’azienda deve affrontare nella corte federale degli Stati Uniti e in tutto il mondo e che riguardano le pratiche commerciali”, ha detto Josh Rosenstock, portavoce della Apple.

Di tutt’altro tenore le parole di Qualcomm: “Il verdetto unanime della giuria di oggi rappresenta una nuova vittoria nei nostri contenziosi sui brevetti in tutto il mondo e mostra come Apple abbia usato le nostre preziose tecnologie senza volerle pagare”, ha detto in una nota Don Rosenberg, consulente generale di Qualcomm. “Le tecnologie inventate da Qualcomm e altri hanno permesso ad Apple di entrare nel mercato e di avere così tanto successo in così breve tempo.”

A seguito di questa sentenza Qualcomm potrebbe ora chiedere il ritiro dei dispositivi Apple incriminati dal mercato, come fatto in Germania qualche mese fa in seguito a un’altra disputa. Si attendono le prossime mosse.

I valori in gioco

Ma al di là del risarcimento assegnato ieri dai giudici americani a Qualcomm, che non rappresenta certo una cifra enorme né per il chipmaker né per Apple, è significativo riflettere sul valore complessivo dei brevetti di Qualcomm. I giudici hanno infatti valutato un prezzo di circa 1,41 dollari a telefono prodotto i tre brevetti in discussione, ma Qualcomm vanta nel mercato del mobile circa 10.000 brevetti. E con circa 1,4 miliardi di smartphone venduti nel mondo ogni anno (fonte IDC) il business è davvero stellare.