Sorgerà in Itaiia, a Napoli, il primo Centro di Sviluppo App iOS d’Europa. Ad annunciarlo è Apple che, fra i compiti del nuovo istituto, spiega: “Sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando migliaia di futuri sviluppatori a far parte della fiorente comunità di sviluppatori Apple. Inoltre, Apple lavorerà con partner in tutta Italia che forniscono formazione per sviluppatori per completare questo curriculum e creare ulteriori opportunità per gli studenti“.
Perché l’Europa? Dice Tim Cook, Ceo dell’azienda di Cupertino: “L’Europa è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo“. Ma il Centro italiano è solo il primo di una serie che si amplierà anche ad altri Paesi al mondo.
L’App Store di Apple è un business dai numeri soprendenti anche nel Vecchio Continente. In Europa, dice l’azienda di Cupertino, “ha aiutato gli sviluppatori a guadagnare oltre 10,2 miliardi di euro dalla vendita delle loro app in tutto il mondo” e ha creato “1,4 milioni di posti di lavorotra cui 1,2 milioni attribuibili alla comunità di creatori di app, ingegneri software e imprenditori che creano app per iOS, così come lavori non legati alla tecnologia sostenuti direttamente e indirettamente dall’app economy” (è la stima sull’impatto occupazionale basata sulla ricerca del Dr. Michael Mandel, Progressive Policy Institute. “App Economy Jobs in Europa”, 21 gennaio 2016).
In Italia, fa sapere Apple, sono oltre 75mila i posti di lavoro e la comunità di sviluppatori è “vivace“. Fra i big di questo settore c’è ad esempio IK Multimedia che, sul mercato delle app dal 2009, ha ottenuto qualcosa come 25 milioni di download.
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