Apple inciampa ad Hong Kong ed elimina l’app che segnala le proteste

Il CEO di Apple Tim Cook ha rilasciato una comunicazione ai dipendenti in cui difende la decisione di rimuovere l’app HKmap dall’App Store. La decisione si è basata sulle informazioni fornite dall’Ufficio di criminalità informatica e tecnologica di Hong Kong, nonché dagli utenti di Hong Kong. 

“Non è un segreto che la tecnologia possa essere utilizzata per il bene o per il male. Questo caso non è diverso. L’app in questione ha consentito la segnalazione e la mappatura di posti di blocco della polizia, punti di protesta e altre informazioni”

Cosa sta succedendo ad Honk Kong

Le proteste di Hong Kong per il riconoscimento dalla parte della Cina continuano a innescare tensioni tra la stessa Cina e le aziende che inavvertitamente supportano la popolazione locale con i loro prodotti o coloro che esprimono il loro sostegno al movimento.

L’esempio più recente è Blizzard, la società americana che ha bandito alcuni giorni fa il giocatore di Hearthstone Bliztchung dal Grand Masters Tournament. Il giocatore di Hong Kong Ng “Blitzchung” Wai Chung è apparso sul canale ufficiale Hearthstone di Taiwan per la sua intervista post-partita indossando una maschera antigas, sollevandola e urlando in cinese “Liberate Hong Kong, rivoluzione della nostra epoca!”

La penalità di Blizzard inflitta a Blitzchung è stata incredibilmente dura: espulsione dal torneo, revoca retroattiva del montepremi guadagnati durante la stagione e divieto di competere in eventi per un anno. 

La decisione di Apple

Solo pochi giorni dopo quell’incidente, un’altra società americana si è ritrovata nel bel mezzo di una guerra di pubbliche relazioni. Apple, infatti, ha rimosso un’app controversa dal proprio store che presumibilmente aveva lo scopo di aiutare le famiglie con bambini a evitare i gas lacrimogeni a Hong Kong.

L’app chiamata HKMap.live.app monitora la posizione della polizia e dei manifestanti antigovernativi da quando è stata pubblicata sullo store il 4 ottobre. Non appena è apparsa, l’app è immediatamente arrivata in cima alle classifiche per la categoria di viaggio a Hong Kong.

Sfortunatamente, dopo meno di una settimana, Apple ha fatto un passo indietro sulla sua decisione iniziale e ha rimosso HKMap.live.app. Lo sviluppatore dell’app ha confermato le informazioni su Twitter e afferma che si tratta di una decisione politica per “reprimere la libertà e i diritti umani a Hong Kong”.

In tutta risposta, Apple, ha rilasciato una breve dichiarazione alla CNN che spiega la decisione:

“L’app visualizza le sedi della polizia e abbiamo verificato con le autorità di Hong Kong che l’app è stata utilizzata per prendere di mira e tendere un’imboscata alla polizia, minacciare la sicurezza pubblica e i criminali l’hanno utilizzata per vittimizzare i residenti in aree in cui sanno che non esistono forze dell’ordine. Questa app viola le nostre linee guida e le leggi locali e l’abbiamo rimossa dall’App Store”.

Motivi economici dietro a tutto

Non è difficile vedere oltre la dichiarazione di Apple e rendersi conto che la società non vuole sconvolgere la Cina, uno dei suoi maggiori mercati, mettendo davanti il denaro alla moralità, seguendo altri brand come Blizzard, NBA e Tiffany che si sono piegati alle richieste della Cina non molto tempo fa.

La HKMap si è rivelato un argomento bollente per Apple, in quanto i media cinesi la scorsa settimana hanno criticato la società americana per aver approvato l’app. Non sorprende che la Cina sia un mercato chiave per molte grandi aziende statunitensi e Apple non fa eccezione.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.