Apple si prepara a lanciare entro la fine di ottobre negli Stati Uniti la sua Apple Intelligence, una piattaforma che secondo il CEO Tim Cook ha già trasformato il suo quotidiano. Nonostante il debutto graduale e complesso, che vedrà nuove funzionalità implementate nel corso del prossimo anno, Cook ha espresso grande fiducia in questa tecnologia durante un’intervista con il Wall Street Journal.
Il lancio graduale della Apple Intelligence
“Non siamo stati i primi a introdurre l’intelligenza artificiale,” ha dichiarato Cook. “Ma l’abbiamo fatto in un modo che riteniamo sia il migliore per i nostri clienti.” Già durante la keynote del WWDC a giugno, Apple aveva definito Apple Intelligence come l’“IA per tutti noi”, sottolineando la sua accessibilità e semplicità d’uso. Secondo Cook, anche se Apple non è stata la prima azienda a portare strumenti di IA sugli smartphone, il suo approccio è “profondamente diverso”.
Il CEO ha inoltre affermato che l’integrazione di Apple Intelligence trasformerà radicalmente il modo in cui le persone utilizzano dispositivi come iPhone, iPad e Mac, al pari dell’impatto avuto in passato da innovazioni come la rotella cliccabile dell’iPod o il touchscreen dell’iPhone. “Penso che, guardando indietro, sarà uno di quei momenti di svolta tecnologica che ti portano su una nuova curva di innovazione”, ha spiegato Cook.
Le funzionalità di Apple Intelligence: piccoli cambiamenti, grandi effetti
Una delle caratteristiche di Apple Intelligence che Cook ha definito come “rivoluzionaria” è la capacità di riassumere email e notifiche, una funzionalità che ha avuto un impatto diretto sulla sua produttività. “Mi ha cambiato la vita,” ha affermato. “Se riesco a risparmiare anche solo qualche minuto qua e là, il risparmio di tempo diventa significativo su base giornaliera, settimanale o mensile.”
Apple Intelligence sarà lanciata ufficialmente il 28 ottobre. Nonostante alcune funzioni potranno inizialmente apparire limitate, Apple punta su miglioramenti progressivi della qualità della vita, come la sintesi delle email, per rivoluzionare l’interazione con i dispositivi. Le funzionalità previste al lancio includono strumenti di scrittura, riassunti di notifiche, una funzione di pulizia automatica e un redesign di Siri, che ora apparirà dai bordi del dispositivo. Queste novità ricordano alcune caratteristiche già presenti sui migliori smartphone Android, come il Google Pixel 9, ma arricchite con il tocco distintivo di design e usabilità tipico di Apple.
Un impatto duraturo
Sebbene sia ancora difficile prevedere con precisione l’impatto a lungo termine che l’ingresso di Apple nel settore dell’intelligenza artificiale avrà, le aspettative sono alte. Nei primi mesi, potrebbe esserci qualche intoppo o qualche ulteriore ritardo, soprattutto perché alcune delle funzionalità più avanzate verranno rilasciate solo nel 2025. Tuttavia, se queste tecnologie si dimostreranno davvero capaci di rivoluzionare la vita quotidiana come suggerito da Tim Cook, gli utenti potrebbero perdonare al brand della mela morsicata il lancio iniziale non proprio perfetto.
Con un focus su miglioramenti progressivi e un’attenzione senza precedenti per l’esperienza dell’utente, Apple sembra essere pronta a cambiare ancora una volta il panorama tecnologico, portando l’intelligenza artificiale a un nuovo livello di utilizzo e accessibilità.
L’AI di Apple potrebbe essere in ritardo di due anni su ChatGPT
Se le aspettative degli utenti sono molto alte e il Ceo di Apple ritiene che alcune funzioni gli hanno già cambiato la vita, la strada che la Apple Intelligence dovrà percorrere per diventare davvero competitiva rispetto alle piattaforma concorrenti sarà lunga e non priva di ostacoli.
È quanto scrive Mark Gurman su Bloomberg, che – nella sua newsletter settimanale Power On scrive che c’è tanta strada da fare per raggiungere il livello di ChatGPT.
Mark Gurman ha infatti riportato i risultati di studi interni ad Apple che mostrano quanto terreno debba recuperare Apple Intelligence per raggiungere il livello di ChatGPT. Secondo Gurman, le ricerche hanno evidenziato che ChatGPT di OpenAI è più accurato del 25% rispetto a Siri e in grado di rispondere a un 30% in più di domande.
Questo significa che, secondo le analisi, ChatGPT è attualmente superiore alla versione attuale di Apple Intelligence, ma nonostante il ritardo accumulato, Apple potrebbe recuperare il gap più rapidamente di quanto si pensi. Gurman ha aggiunto: “In effetti, alcuni in Apple credono che la sua tecnologia di intelligenza artificiale generativa — almeno fino ad ora — sia indietro di oltre due anni rispetto ai leader del settore“.
Due anni possono sembrare tanti, ma se gli strumenti di intelligenza artificiale di Apple raggiungessero il livello di ChatGPT entro il 2026, i dispositivi Apple potrebbero vantare capacità IA estremamente avanzate. Tuttavia, con la rapidità con cui evolve il settore dell’IA, resta da vedere se Apple continuerà a inseguire o riuscirà a colmare il divario.
Lo scenario per Apple non è però del tutto negativo. Gurman sottolinea che “è difficile escludere Apple dal gioco.” L’azienda, infatti, è famosa per non essere mai la prima a introdurre una tecnologia, ma per farlo meglio di chiunque altro. Gurman crede che “prima o poi, Apple svilupperà, assumerà o acquisirà le competenze necessarie per posizionarsi tra i leader dell’IA.”
L’ecosistema Apple e il vantaggio competitivo
Un altro fattore chiave nello sviluppo dell’intelligenza artificiale di Apple è la sua enorme base di utenti. Cupertino può implementare le funzionalità di Apple Intelligence su milioni di dispositivi, rendendo l’IA accessibile a tutti. Nella campagna di marketing per iPhone 16, Apple ha promosso l’idea che Apple Intelligence sia “l’IA per tutti noi”, puntando a rendere queste funzionalità disponibili su quanti più dispositivi possibile.
Gurman afferma: “Entro il 2026, quasi tutti i dispositivi Apple con uno schermo la utilizzeranno: l’iPhone SE riceverà queste funzionalità a marzo, e probabilmente anche l’iPad entry-level verrà aggiornato entro la fine dell’anno.” Si tratta di un passo importante per rendere Apple Intelligence il fulcro dell’esperienza Apple. Questa strategia, di integrare l’intelligenza artificiale in tutto l’ecosistema Apple, è probabilmente la migliore scommessa dell’azienda per recuperare il terreno perso.
Una volta che Apple avrà colmato il divario, aziende come Google e Samsung potrebbero avere difficoltà a competere, poiché Apple Intelligence potrà essere aggiornato e migliorato con una velocità impareggiabile. “Loro hanno sistemi operativi più frammentati, e i loro hardware, software e servizi non sono integrati così strettamente come quelli di Apple.”
Con il lancio di Apple Intelligence previsto per il 28 ottobre, manca ormai solo una settimana al debutto globale degli strumenti di intelligenza artificiale di Apple. Solo il tempo dirà quanto impatto avrà questa mossa nel settore dell’IA, ma le aspettative sono già alte.