Tim Cook avrebbe voluto ci fosse Steve Jobs ad aprire l’evento del decennale dell’iPhone. Con voce commossa celebra il carisma e il carattere di Steve (continuerà a chiamarlo così per le due ore successive), dell’uomo che ha fondato Apple e ha dato il proprio nome per il teatro nel quale si tiene lo speech dell’attuale Ceo dell’azienda. L’ispirazione è nel Dna di Apple, il “più grande regalo non è stato un prodotto bensì la stessa Apple”; “abbiamo dedicato questo teatro perché l’abbiamo amato e perché lui ha amato condividere i nuovi prodotti con il mondo”. Un’ispirazione per le prossime generazioni di innovatori. “Steve aveva il talento di sbloccare il talento delle persone che lavorano con lui”, dice un sempre più emozionato e intenso Cook. Apple è il luogo “dove ingegneri e designer collaborano per creare i nuovi prodotti che cambieranno il mondo”. “Steve vive qui in Apple, oggi e sempre onoreremo la sua memoria”. Una lacrima, un viso ricco di emozione, la postura di un amico e di un ex collega che ha ancora la voce rotta ma deve cambiare argomento.
I nuovi Store
“Parliamo un po’ della nostra nuova casa”. Cook inaugura lo Steve Jobs Theatre pensato per ospitare eventi di questo calibro, mentre Apple Park è la nuova sede ecosostenibile e immersa nella natura, rispettandone i criteri. Si alimenta per il 90% con energia rinnovabile e vanta ambienti belli, studiati fin nel minimo dettaglio, come tradizione della Mela morsicata. Gli uffici sono studiati per essere il luogo dell’ispirazione e della condivisione, della progettazione e delle idee. Non manca, infine, anche un nuovo Apple Store con layout rinnovato e ulteriormente perfezionato per ridurre ulteriormente le distanze tra i prodotti e i consumatori, tra l’acquisto e l’esperienzialità, al fine di rendere il negozio un punto di incontro, scambio e dialogo tra le persone interessate al mondo della Mela. Insomma, è il logo prediletto per presentare e mostrare i nuovi prodotti della casa di Cupertino. E le nuove sedi degli Apple Store, incluso quello di Milano (dalla prossima primavera), saranno tutti posizionati in location suggestive, storiche e ad altissima pedonabilità. “Lo scopo dei negozio è arricchire la vita delle persone ogni giorno” siano essi dipendenti, appassionati o possessori. Questa è la filosofia che guida gli Store e che li rende unici.
Cellulare da polso
Chiusa l’introduzione si passa ai prodotti. L’inizio è con il più “piccolo” di tutti: il Watch. Nello scorso trimestre lo smartwatch ha avuto vendite del 50% superiori rispetto al trimestre precedente. L’Apple Watch è diventato l’orologio più diffuso al mondo, addirittura superando Rolex, con una tasso di soddisfazione dei consumatori pari al 97%. Non è mancata nemmeno un’inquadratura all’altro Steve, Wozniak, che applaudiva nel pubblico subito dopo il video celebrativo del Watch. Arriva il momento di presentare il nuovo watchOS 4 che porta numerosi miglioramenti alle funzioni dedicate al fitness ma anche per le app d’uso quotidiano. I perfezionamenti vertono in particolare sulla misurazione più precisa e completa del battito cardiaco: introdotti lo storico su base giornaliera, i suggerimenti per quando è il momento migliore per fare sport e l’analisi del ritmo cardiaco per prevenire problemi (fibrillazioni e disturbi che possono trasformarsi in potenziali infarti). Questi miglioramenti hanno portato all’Apple Heart Study, uno studio continuo che sarà pubblicato periodicamente per analizzare la salute delle persone e generare modelli analitici e preventivi.
Altre novità di watchOS 4 riguardano gli elementi grafici. Per installare il sistema operativo sarà necessario attendere il prossimo 19 settembre. L’attenzione rimane alta sui Watch perché arriva il nuovo modello di terza generazione. Simile dal punto di vista estetico ma con reparto cellulare integrato per utilizzare ovunque il Watch rimanendo connessi all’iPhone. Il numero di telefono rimane quello dello smartphone e si possono utilizzare tute le funzioni, tra cui la possibilità di ricevere chiamate. L’Apple Watch Serie 3 supporterà anche Music per lo streaming musicale a partire da ottobre (40 milioni di canzoni a portata di polso). Per dare vita a tutte queste funzioni, nel Serie 3 ci sono: processore dual core di nuova generazione con prestazioni superiori al 70% rispetto alla precedente versione (supporta Siri con riproduzione vocale), chip W2 integra Bluetooth e Wi-Fi con efficienza superiore, altimetro e antenne nella cornice del display. La Sim è di tipo elettronica per evitare l’inserimento della scheda fisica.
E cosa ancora più interessante, la Serie 3 ha dimensioni identiche a quella della Serie 2. Ancora un’inquadratura del viso sorridente di Wozniak che sembra approvare l’eccellenza dell’evoluzione dello smartwatch made in Apple. Che sarà proposto insieme con nuovi cinturini anche per soddisfare le esigenze degli sportivi, oltre a mantenere le partnership con Nike ed Hermes. Infine, il modello in ceramica bianca sarà affiancato da una versione in nero. Due le versioni: Serie 3 senza Lte (329 dollari) e e con Lte (399 dollari) oltre alla prima edizione a 249 dollari. La distribuzione inizierà il 22 settembre ma l’Italia non è tra i primi Paesi a ricevere il modello con Lte: arriverà, almeno al debutto, solo quella Bluetooth/Wi-Fi a 379 euro.
La Tv di casa Apple
Prossimo capitolo della prima presentazione allo Steve Jobs Theatre è dedicato alla Apple Tv. La nuova generazione supporta il 4K ma non è solo una questione di risoluzione. L’Apple Tv 4K supporta l’Hdr per massimizzare la qualità visiva delle immagini arricchendo le tonalità dei colori e il livello dei dettagli. Al cuore del dispositivo c’è il processore A10X, già visto sull’iPad Pro 10.5, per supportare le esigenze di elaborazione e grafiche dei titoli in 4K. Dulcis in fundo: i film in 4K su iTunes costeranno come quelli in HD e si ha diritto all’upgrade automatico dei titoli già acquistati. Ancora una volta, l’Apple Tv 4K non arriverà in Italia dal 22 settembre con prezzi da 199 euro. Quando, tra l’altro, debutteranno programmi in diretta e contenuti sul mondo dello sport (Live Sports). Oltre alle notizie, sempre in diretta.
E alla fine… l’iPhone 8
Dopo un’ora di speech, arriva il momento tanto atteso: l’iPhone. “Nessun altro dispositivo è così centrale e potente nelle mani delle persone come l’iPhone, che ha un impatto determinante ogni giorno in tutto il mondo”, spiega Cook. Infatti è uno smartphone “così magico e potente che l’hardware scompare”. Il primo iPhone è stato presentato nel 2007 e per la prima volta le persone hanno potuto “toccare il software e sperimentare una nuova serie di funzioni di comunicazione con le persone. Abbiamo cambiato il mondo in cui le persone interagiscono”. Poi sono arrivati Siri, funzioni di sicurezza, la doppia fotocamera per elevare ulteriormente la qualità fotografica. “Nello scorso decennio abbiamo profuso innovazione, dopo innovazione, dopo innovazione per arrivare a questo momento nel quale fondiamo più tecnologia e innovazione di qualunque altro produttore al mondo. È arrivato il momento per un nuovo iPhone”, conclude Cook.
Il video emozionale mostra subito l’iPhone 8: più sottile, più curato e “un enorme passo in avanti rispetto alla predente generazione”. Due i modelli: iPhone 8 e iPhone 8 Plus. Nuovo design tutto in vetro con colori silver, grigio e gold. La scocca è in alluminio aerospaziale con vetri rinforzati per garantire un’elevata resistenza. Il nuovo display Retina HD mantiene le diagonali di 4,7 e 5,5 pollici e porta la tecnologia True Tone per adattare la visualizzazione in base alla luce ambientale. Nuovo sistema di speaker e resistenza all’acqua. Dentro all’iPhone 8/8 Plus c’è il processore A11 Bionic: sei core, 64 bit e 4,3 miliardi di transistor. Assicura fino al 70% di prestazioni superiori a pieno carico rispetto alle generazioni precedenti. La nuova Gpu ha un’efficienza superiore del 30% rispetto all’A10, appositamente per supportare le esigenze grafiche dei giochi in 3D e multimediali. All’A11 Bionic si aggiunge il processore dedicato al reparto fotografico (Isp) per aumentare la qualità dell’imaging intervenendo su colori, rumore ed esposizione. Sull’8 c’è una nuova fotocamera da 12 Mpixel con Ois, Hdr e rumore ridotto.
Il Plus ha un doppio sensore da 12 Mpixel con apertura F/1.8 per la massima qualità in qualsiasi condizione di luce (anche con scarsa luminosità ambientale), anche con soluzioni studiate per rispettare al massimo il gamut di colori originale. Insomma, con gli iPhone 8 si scattano foto più precise rispetto alla scena iniziale, con colori realistici e un dettaglio superiore. Altro aspetto su cui Apple è intervenuta riguarda il ritratto. La doppia fotocamera insieme al processore A11 Bionic assicura una gestione migliore della modalità ritratto, creando un modello del viso e andando a creare effetti di luce scegliendo tra quelli nel menù dedicato così da dare libero sfogo alla fantasia (Portrait Lightning). Novità riguardano il video con un nuovo processore per la codifica per ottimizzare il video e gestire i frame senza perdita di qualità. Sono analizzati 2 milioni di elementi per secondo per ciascun frame, così da avere il migliore risultato grafico anche in 4K. Lo slow motion in HD avviene a 240 fps.
Infine, la fotocamera è al servizio delle funzioni di realtà aumentata con una perfetta simbiosi tra hardware (doppia fotocamera) e software (iOS). Le lenti dell’8 Plus sono già calibrate per la AR per seguire in tempo reale i cambiamenti dello spazio inquadrato, mentre il processore consente di applicare layer senza rallentamenti. Il risultato è una realtà aumentata ad alta velocità, senza latenze e con un’impressionante ricchezza di dettagli e informazioni. Questa piattaforma è ideale per generare una nuova generazione di giochi basati sulla AR che ridisegnano il mondo fisico con un realismo e una velocità senza precedenti. L’iPhone 8 supporta Lte+, Bluetooth 5.0 e il wireless charging. Basta appoggiare il dorso in vetro del nuovo smartphone sull’apposita base di ricarica per iniziare la procedura. Lo standard scelto è il Qi e l’impegno di Apple è di sviluppare l’ecosistema di dispositivi e di aziende che supportano il wireless charging, dagli alberghi, fino alle auto e ai produttori di mobili.
I nuovi iPhone 8 avranno storage da 64 e 256 GB con prezzi a partire da 839 euro. Il Plus avrà prezzi da 949 euro sempre con tagli da 64 e 256 GB. Saranno disponibili dal 22 settembre, mentre dal 19 settembre sarà possibile installare iOS 11 sugli iPhone già operativi.
One more thing
“Abbiamo grande rispetto per queste parole e non le usiamo in modo leggero” ricorda Cook pensando a Jobs. Il futuro dello smartphone passa ancora da Apple nelle parole del Ceo: “vogliamo tracciare il percorso tecnologico del prossimo decennio”. Luci e ombre fanno intuire la silhouette del nuovo iPhone con display dai bordi arrotondati ed estetica inedita. Eccolo il tanto atteso iPhone X (si legge “ten”, ossia dieci) e “ringiovanisce e ricorda il design del primo iPhone”. L’emozione e l’attesa sono palpabili sul palco. Lo schermo segue i bordi arrotondati della scocca, che ha le medesime finiture e i materiali dell’iPhone 8. La scocca è resistente all’acqua e ha colori bianco e nero. La doppia fotocamera è quella dell’8 Plus, mentre il display è Super Retina.
L’iPhone X ha diagonale di 5,8 pollici, risoluzione di 2.436×1.125 pixel (458 ppi) e pannello Oled, che assicura elevato contrasto, neri profondi e colori vivi. Il pannello è Hdr 10 e Dolby Vision, ha 3D Touch e tecnologia True Tone. Non è la tecnologia al centro ma l’esperienza, perché Ten è studiato per essere ancora più semplice. Basta toccare il touchscreen per accenderlo: non c’è il tasto Home per questo è stato necessario ripensare a come funziona iOS e a farlo “girare ancora meglio”. Arrivano i gesti, dal basso per verso l’alto per attivare lo smarthone, oppure gli “swipe” per tornare alla schermata home. I gesti servono per attivare il multitasking (dal basso verso l’alto) mentre per attivare Siri c’è il tasto laterale. In assenza del sensore di impronte e del tasto Home, per sbloccare l’iPhone X basta guardare il dispositivo e attivare il Face ID sfruttando i sensori anteriori (TrueDepth Camera System).
Questo sistema individua il viso, lo analizza e lo confronta con il modello matematico salvato così da attivare lo smartphone. Il tutto avviene in una frazione di secondo grazie a network neurali e a machine learning per velocizzare il processo. Sì, perché l’A11 Bionic è in realtà un neural engine studiato per fornire intelligenza artificiale evoluta e garantire prestazioni superiori. Tutto ciò permette alla piattaforma A11/iOS di “imparare” il viso e di adattare il riconoscimento in base alle condizioni di luce, all’aspetto, alla situazione e al look. Non solo, FaceID individua se si stanno usando foto o maschere, per garantire un’elevata sicurezza. Tutte le informazioni sono salvate sullo smartphone e non sono inviate ad alcun server. Rispetto al TouchID moltiplica per venti la forza del sistema biometrico, anche per garantire la sicurezza nell’uso di Apple Pay o delle app che richiedono sistemi di protezione.
Il viso entra in gioco anche per le nuovi Animoji, ossia Emoji che si muovono in corrispondenza dei movimenti del viso. Questi Animoji possono essere inviati, con tanto di voce, via iMessage. Oppure, il modello matematico ideato sulla base del viso permette di applicare effetti in tempo reale applicati al volto con un grado di realismo precedenti, soprattutto con Snapchat. Insomma, iPhone X è un concentrato di esperienza innovativa di utilizzo più che di tecnologia. Le app, per esempio, occupano ora tutta l’area dello schermo, proponendo una ambiente del tutto nuovo nell’uso del telefono. Le cornici ridotte al minimo conferiscono un nuovo aspetto alle applicazioni già note, portando l’utilizzo a un nuovo livello di intuitività e immersività.
Per quanto riguarda l’hardware, eredita le specifiche dell’8 Plus sia dal punto di vista imaging (la doppia fotocamera ha però due Ois), sia del processore (A11 Bionic). Così sul fronte fotocamera, le piccole modifiche in abbinata con le funzioni migliorate di iOS 11 permettono un’esperienza di scatto ancora superiore anche rispetto all’8 Plus. Migliorati i selfie con la modalità ritratto e anche con la possibilità di adattare la luce relativo all’autoscatto. E, ciliegina sulla torta, l’autonomia è stata migliorata assicurando fino a due ore in più di durata della batteria rispetto all’iPhone 7. La ricarica avviene in modalità veloce anche in wireless charging.
E per semplificare la vita a chi si trova a ricaricare iPhone, Watch e dispositivi vari, Apple ha pensato a una base wireless che supporta AirPods, smartphone e smartwetch che sono ricaricati tutti in una volta sola. È l’AirPower ma purtroppo lo standard Qi non permette ancora di sviluppare questa tecnologia, quindi l’appuntamento è per il 2018. “Un oggetto che sparisce durante l’esperienza d’uso”, chiosa la voce di Jonathan Ive che spiega come il design e i gesti dell’iPhone X servono per togliere le barriere tra utente e smartphone e permettere alle persone di “vivere” ciò che stanno facendo piuttosto che pensare alla tecnologia che hanno in mano.
La configurazione di iPhone X prevede storage da 64 e 256 GB con prezzi a partire da 1.189 euro e spedizioni dal 3 novembre. Cook sale ancora sul palco per un’ultima frase: “iPhone X è davvero il futuro”.