“Se la traiettoria delle prestazioni di Apple continua ad alzarsi a questo ritmo, la corona delle prestazioni dei processori per le architetture x86 potrebbe non essere mai reclamata”, è con queste parole che i colleghi specializzati di AnandTech hanno concluso la loro analisi sugli annunci di Apple per ciò che riguarda i nuovi modelli di MacBook Air, MacBook Pro 13 e Mac Mini.
Un’analisi a caldo che potrebbe essere sulla buona strada per essere confermata: i primi benchmark svelano prestazioni incredibili per Apple e il suo nuovo SoC ARM.
I risultati generati dal software Geekbench 5 suggeriscono un progresso significativo dell’Apple M1 rispetto ad alcuni grandi processori desktop, tra cui AMD Ryzen 9 5950X o Intel Core i9-9900K nel calcolo single-core.
Come riportato da The Next Web, il chip M1 del Mac Mini sarebbe infatti in grado di raggiungere 1682 punti in single-core su GeekBench 5 e 7097 punti in multi-core.
Il MacBook Air vanterebbe da parte sua 1687 e 7433 punti grazie allo stesso SoC M1, contro 1714 e 6802 punti raccolti sul MacBook Pro 13, annunciati anche da Apple martedì sera. Se confrontiamo questi risultati con i punteggi pubblicati da alcuni processori desktop di AMD e Intel, i risultati sono elettrizzanti. In single-core, il processore Ryzen 9 5950X di AMD (16 core/32 thread con clock tra 3,4 e 4,9 GHz) è limitato a un indice di 1628 punti su GeeBench 5.
La logica è la stessa per il recente modello Intel Core i7-1165G7 ‘Tiger Lake’, che ha registrato 1423 punti in single-core. Anche in Intel, i Core i9-9900K e i7-1068NG7 (rispettivamente integrati nell’iMac da 27 pollici 2019 e nel MacBook Pro 13 2020) sono battuti dal nuovo chip Apple M1, che però deve chinare la testa davanti alle prestazioni dei potenti multi-core Intel Xeon W3223, W2140B e l’i7-10700K. Questo spiega in parte perché Apple aspetterà prima di distribuire i propri chip ARM sulle sue workstation (iMac Pro e Mac Pro, in particolare).
Tuttavia, è consigliabile prendere questi risultati per quello che sono: primi indici di performance che, da un lato, meritano di essere confermati ma non sono necessariamente rappresentativi del normale e quotidiano utilizzo anche se rimane innegabile che Apple stia andando nella giusta direzione.