Apple e Netflix sembrano ormai inesorabilmente legate da un destino comune. A fine 2018 c’era stato il divorzio. L’azienda di Reed Hastings non voleva infatti più pagare le esose royalties richieste per presenziare nello store dell’azienda di Cupertino. Apple addebita infatti ad aziende come Netflix e Spotify una percentuale tra il 15% e il 30% delle entrate mensili generate dagli utenti dell’App Store. La società di Tim Cook preleva il 30% di quello che un abbonato paga per il primo anno e il 15% negli anni successivi.
L’acquisizione
Nonostante Apple abbia minimizzato l’impatto del divorzio con Netflix (che risulta però https://www.cellulare-magazine.it/the-mobile-report-2019/una delle app più redditizie dello store) sottolineando come rappresenti solo lo 0,3% del fatturato dei servizi, nelle ultime ore sembra che Apple abbia cambiato idea. Secondo gli analisti di Morgan Stanley, L’azienda di Cupertino sarebbe addirittura interessata a un’acquisizione del colosso cinematografico. L’idea nasce dall’enorme disponibilità economica di Apple, circa 250 miliardi di dollari, anche se Netflix ad oggi potrebbe valere circa 148 miliardi di dollari.
Non sarà facile…
Ovviamente un’operazione di tale portata non è cosa da poco, senza contare che difficilmente Reed Hastings si priverà a cuor leggero della sua creatura. Netflix è ormai sulla cresta dell’onda non solo per gli introiti ma anche per la credibilità guadagnata con l’industria del cinema, culminata con la candidatura a ben 10 Oscar con Roma, una produzione originale Netflix con la regia di Alfonso Cuarón. Nel mirino di Apple, sempre secondo Morgan Stanley, ci sarebbero anche altre aziende importanti, come ad esempio Disney e Tesla.