Con l’arrivo dell’iPhone 6 sul mercato Apple ha incorporato la connettività Nfc sui suoi iPhone. Tale funzione è però finora rimasta esclusiva per il servizio di pagamento mobile Apple Pay e non accessibile ad altre piattaforme.
Ora una sentenza di un tribunale tedesco ha deciso che tutti gli “operatori di infrastrutture di moneta elettronica” saranno obbligati a concedere l’accesso alle app di terze parti a un “costo ragionevole“. Nonostante Apple non venga nominata distintamente, il produttore di Cupertino è senza dubbio l’obiettivo principale della nuova legislazione.
La normativa, che è stata approvata da una commissione parlamentare tedesca, darà accesso ai pagamenti Nfc alle app di pagamento mobile che fino ad ora erano disponibili solo tramite Apple Pay. La risposta di Apple (riportata dall’agenzia di stampa Reuters) alla sentenza non si è fatta attendere: l’azienda di Cupertino si è detta preoccupata delle possibili violazioni della sicurezza e dei dati che potrebbero scaturire dalle nuove norme.
La decisione del parlamento tedesco evidenzia il crescente desiderio di una regolamentazione più severa del comportamento delle società hi-tech statunitensi in tutta l’Unione Europea.
Apple non è neppure estranea alle accuse di violazione della regolamentazione antitrust in Europa ed è stata in passato indagata dalla Commissione europea riguardo all’integrazione esclusiva di Apple Pay in iOS e per la la mancanza dell’accesso ai pagamenti NFC da parte di app di terze parti.
Resta da vedere se altri paesi europei seguiranno le orme della Germania e come Apple reagirà alle nuove normative.
Apple Pay, al di fuori dell’Europa, detiene quote di mercato importanti, mentre negli Usa è la piattaforma di pagamento più utilizzata in assoluto.