Apple potrebbe dover pagare 14 miliardi di dollari di tasse arretrate all’Irlanda dopo che un’ordinanza del tribunale del 2020 (che le aveva in grande parte condonate) sarebbe incorsa in errori legali.
La Corte di Giustizia Europea (ECJ), nella persona dell’avvocato italiano Giovanni Pitruzzella, ha affermato che il Tribunale dell’UE avrebbe commesso una serie di errori di diritto e quindi ha quindi richiesto il riesame della causa.
Tre anni fa, Apple era stata giudicata non colpevole di aver sfruttato una scappatoia legale che ha permesso all’azienda di risparmiare 14 miliardi di dollari in tasse dovute in Irlanda tra il 2003 e il 2014.
Nel 2016, Apple era stata accusata dalla Commissione Europea di ricevere trattamenti preferenziali e tagli fiscali in Irlanda. Alla società era stata addebitato l’1% di imposta sulle società invece del consueto 12,5%, una condizione che va contro le regole della concorrenza leale dell’UE. Le due parti si sono rivolte al tribunale, ma il Tribunale dell’Unione Europea aveva revocato la decisione della Commissione di far pagare le tasse con effetto retroattivo.
La nuova sentenza è attesa nei prossimi mesi. Il ministro delle finanze irlandese, Michael McGrath, ha dichiarato che il suo paese non ha mai fornito aiuti di Stato ad Apple.