È il sogno di tutti i produttori. Quello di non tenere testa alle vendite e di dover intervenire sui cicli produttivi. Sembra essere il caso delle cuffiette AirPods e AirPods Pro di Apple, che – secondo quanto riporta la Nikkei Asian Review – starebbero assicurando volumi di vendite così importanti da richiedere un ritocco dei piani di produzione.
L’azienda di Cupertino ha inviato una nota a tutte le aziende manifatturiere coinvolte e ai suoi fornitori con un messaggio molto chiaro: accelerare la produzione di entrambi i modelli delle cuffie true wireless. Per la versione Pro sarebbe addirittura stato richiesto il raddoppio della produzione.
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Il partner di produzione delle AirPods Pro è la Luxshare-ICT, azienda che vanta due stabilimenti in Cina. Apple ha richiesto di raddoppiare la produzione da 1 milione di unità al mese a 2 milioni di unità al mese.
Le AirPod con la custodia di ricarica wireless sono assemblate dalla GoerTek in fabbriche con sede in Vietnam e dovrebbero anch’esse vedere un aumento della produzione, anche se in misura minore.
Gli auricolari wireless sono il prodotto di Apple a più rapida crescita e molti analisti prevedono che le vendite annue potrebbero toccare la quota dei 200 milioni nel giro di pochi anni; già nel 2020 le previsioni di vendita parlano di 80 milioni di unità. All’inizio di questo mese Bloomberg aveva riferito che Apple avrebbe raggiunto i 60 milioni di pezzi entro la fine del 2019 grazie al crescente interesse per AirPods Pro.
I nuovi auricolari wireless con cancellazione del rumore attiva sono attualmente commercializzati da Apple a 279 euro, mentre le tradizionali AirPod costano 179 con la normale custodia di ricarica e 229 con la custodia di ricarica wireless.
Insomma, un bel problema per Apple, che in molti mercati non riesce a far fronte alle crescenti richieste dei comumatori che hanno dimostrato di apprezzare questa gamma di prodotti.