battery gate

Apple sotto assedio: class action in tutta Europa per il battery gate

Continuano i problemi di Apple in seguito all’ormai noto battery gate: il produttore americano aveva rallentato con un preciso aggiornamento software alcuni prodotti iPhone: per preservarne la batteria dice Apple, per indurre i consumatori a comprare un prodotto più performante hanno ritenuto le autorità che hanno bollato la pratica come comportamento scorretto.

Dopo l’accordo transattivo ottenuto in America, dove Apple dovrà pagare ai consumatori 113 milioni, fioccano le class action anche in Europa e in Italia.

Nel nostro Paese, infatti, Altroconsumo sta per avviare una class action contro Apple. L’azienda californiana era già stata sanzionata per 10 milioni di euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nel 2018, per pratiche commerciali scorrette e aggressive.

Ora Altroconsumo, insieme al partner europeo Euroconsumers, vuole chiedere 60 euro per cliente danneggiato a protezione di tutti i consumatori che sono stati danneggiati dalle pratiche scorrette di Apple e che non sono stati adeguatamente rimborsati, neppure dal programma di sostituzione delle batterie a prezzo ridotto organizzato dal produttore.

Ma il malcontento è ben vivo un po’ in tutta Europa. Un totale di cinque organizzazioni di consumatori europee ha intentato nuove azioni legali collettive contro Apple in Belgio e Spagna per le stesse pratiche di obsolescenza programmata e per il rallentamento intenzionale dei dispositivi iPhone 6 e 6s. Anche in Belgio e Spagna le azioni legali chiedono ad Apple di risarcire gli utenti con “almeno 60 euro per dispositivo”. Altre azioni legali saranno avviate in Italia (come detto) e in Portogallo.

Apple, da parte sua, ha continuato a negare tutte le accuse relative al battery gate affermando di aver raggiunto un accordo per pagare i suoi utenti solo per “evitare controversie gravose e costose”.