Nuova batteria al grafene in cantiere per Samsung. Ad annunciarlo il Samsung Advanced Institute of Technology (SAIT), la divisione di ricerca del colosso sudcoreano responsabile di sviluppare al massimo l’innovazione con soluzioni e progetti praticamente proiettati nel futuro. L’ultima news arrivata dal team di cervelloni riguarda proprio la realizzazione di una sfera di grafene in grado di rendere le batterie non solo più efficienti, ma anche in grado di ricaricarsi in appena 12 minuti. Un sogno, in altre parole, per chi, smanettando da mattina a sera, dipende dall’autonomia della batteria del proprio smartphone.
Batteria al litio? Superata
La batteria al grafene progettato da Samsung arriverebbe per sostituire le classiche agli ioni di litio, comparse per la prima volta nel ’91 e da allora mai cambiate. Se queste ultime ormai più di 15 anni fa rispondevano a usi, necessità e tempi degli utenti, adesso accusano il passare del tempo. D’altronde nell’arco di oltre una decade è cresciuto (a dismisura) l’uso dei dispositivi e sono aumentate esponenzialmente le performance dei telefoni. Tanto che le “storiche” batterie al litio, rimaste praticamente inalterate, quindi aggiornate ai mitici anni Novanta, sono belle che superate. Maggior autonomia e minor tempo di ricarica sono in alto ai desideri degli smart-utenti e, di conseguenza, in alto alle priorità dei big del settore.
Batteria al grafene? L’inizio della svolta
Tra i giganti alla ricerca di soluzioni più performanti c’è in pole position Samsung. Già per il suo Galaxy Note 8 il brand sudcoreano ha lanciato una batteria che si ricarica in un’ora appena. Un buon traguardo, seppur con delle pecche, che evidentemente non appagava abbastanza il Gruppo. Tanto che la SAIT promette ora di essere vicina alla svolta. La batteria al grafene dovrebbe ridurre i tempi di ricarica della batteria a soli 12 minuti, 5 volte più veloce della soluzione attuale, con un incremento della capacità del 45%. In più, questa nuova batteria al grafene non sarebbe adatta solo agli smartphone, ma anche ad altre soluzioni, come le auto elettriche, grazie alla possibilità di mantenere una temperatura di 60 gradi Celsius senza controindicazioni.
Batteria al grafene, i primi dettagli
I dettagli sulla batteria al grafene sono stati pubblicati sulla rivista Nature, dove il team di ricercatori Samsung ha spiegato di aver individuato un meccanismo per utilizzare la sìlice (SiO2) e sintetizzare il grafene sotto forma di un “popcorn tridimensionale”. Le sfere di grafene così ottenute sarebbero poi state utilizzate per creare l’anodo e il catodo delle batterie agli ioni di litio, garantendo risultati all’avanguardia che fanno ben sperare per il futuro delle batterie.