Che l’autonomia delle attuali batterie al Litio di smartphone e tablet sia il spesso il loro tallone d’Achille non è un mistero. Che da anni gli scienziati e gli ingegneri stiano tentando di trovare soluzioni tecnologiche per ovviare al problema è altrettanto noto.
Il team di ricerca della Purdue University ha scoperto che il polistirolo può essere utilizzato per realizzare batterie ricaricabili in grado di assicurare energia per un lasso di tempo più lungo. I ricercatori, infatti, hanno riscaldato le classiche palline di polistirolo a temperature tra i 500 e i 900 gradi, trasformandole in sottili fogli di carbonio, utilizzati per creare gli anodi delle batterie.
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Proprio gli anodi realizzati con questo processo sono in grado di ricaricarsi con maggior velocità e assicurare una carica superiore rispetto a quelli presenti nelle tradizionali batterie al Litio.
Vediamo se questa sperimentazione porterà a una commercializzazione di un nuovo tipo di prodotti.