Novembre è quasi alle porte e con lui il periodo dedicato al Black Friday, evento che gli appassionati di tecnologia attendono con trepidazione in quanto sono innumerevoli le potenziali grandi occasioni che possono presentarsi.
Quanto manca al Black Friday?
Manca sempre meno al periodo dell’anno che tutti attendono: il Black Friday. MediaWorld ha abituato il proprio pubblico ad aspettare questo momento per acquistare i prodotti migliori a prezzi mai visti, ecco il perché di tutto quest’hype per il mese di novembre. Ufficialmente, infatti, manca poco all’evento ed è bene organizzarsi per sfruttare al meglio quest’opportunità. Il settore che più di altri si farà notare per prezzi incredibili e offerte interessanti sarà quello degli smartwatch. Il 2022 è stato un anno molto proficuo per gli indossabili di ogni marchio, sia Android che iOS. Tutti i competitor più prestigiosi, infatti, hanno già presentato le proprie novità. Da Fitbit con il suo Versa 4 ai nuovi smartwatch di Realme. I prodotti migliori non attendono altro che essere messi in vendita proprio con lo smartwatch Black Friday. Ormai è chiaro a tutti che puntare al Black Friday con un obiettivo preciso significa sfruttare al massimo quest’opportunità. Meglio decidere a priori dove concentrare il proprio investimento per cominciare ad accaparrarsi le offerte migliori e, in vista del Natale, sfruttare il momento per portarsi avanti con i regali magari pensando proprio a uno smartwatch.
Come scegliere il proprio smartwatch
Funzionalità
Il potenziale relativo agli smartwatch moderni è quasi incalcolabile. I dispositivi wearable sono in grado di attivare il monitoraggio di moltissimi dati spesso legati all’attività fisica. Le funzioni relative al fitness sono il miglior punto di riferimento per l’acquisto di un ottimo smartwatch; i sensori di frequenza cardiaca uniti al giroscopio e all’accelerometro possono offrire un monitoraggio costante e molto preciso anche in merito alle calorie consumate in una sessione d’allenamento. Questi dati hanno acquistato sempre più valore e i produttori hanno provveduto a sviluppare software in grado di scoprire ogni irregolarità cardiaca come Fitbit e la sua fotopletismografia (PPG). Col tempo le attività monitorabili sono andate via via aumentando. Oggi gli indossabili possono monitorare praticamente tutti gli sport dal nuoto alla corsa, dal trekking al ciclismo.
Le connessioni rappresentano l’altro asset sul quale i produttori si sono diretti. Anche se può sembrare un controsenso, la direzione è quella di rendere lo smartwatch sempre più indipendente. Scompare l’idea di associare inevitabilmente il wearable allo smartphone per fruire della totalità delle funzioni. Ecco, quindi, che sono comparse via via le notifiche per app, la gestione delle chiamate legata alle nuove eSIM arrivando alla possibilità di monitorare anche la fotocamera direttamente dallo smartwatch. La produttività degli smartwatch è aumentata a dismisura; oggi è possibile segnare appuntamenti in calendario, annotare appunti e verificare le condizioni meteo, il tutto senza utilizzare lo smartphone. Le funzioni sono un bel capitolo sul quale riflettere, meglio quindi stilare una classifica dei prodotti migliori per il fitness.
Display
Che sia un Apple Watch o un Galaxy Watch, il display è la prima esperienza con la quale ci si interfaccia. Qui i produttori si sono sbizzarriti sia nella forma che nelle tecnologie utilizzate. La scelta però è sostanzialmente tra il design quadrato e quello rotondo; Xiaomi agisce da terzo attore di scena proponendo i suoi smartwatch leggermente rettangolari. I numeri però dividono le varie scelte stilistiche quasi equamente anche se i modelli circolari tendono ad essere utilizzati da chi fa sport, motivo per cui Apple ha voluto introdurre il suo Apple Watch Ultra. Lo schermo gioca un ruolo determinante e la tecnologia utilizzata deve tendere in primo luogo alla leggibilità sotto tutte le condizioni di luce. Gli IPS hanno mostrato come la retroilluminazione sia la “bestia nera” dell’autonomia mentre gli OLED e gli AMOLED hanno fatto vedere quanto c’è di buono nell’investire in una tecnologia capace di illuminarsi autonomamente offrendo oltretutto un nero assoluto. Per queste caratteristiche, oggi si tende a preferire quest’ultimi anche dopo il burrascoso periodo dei problemi con gli OLED.
Autonomia
L’autonomia è quindi il vero tallone d’Achille per questi dispositivi. Qui infatti si possono commettere gli errori più grandi all’acquisto. Mentre nel settore degli smartphone la linea generale si è ormai assestata su un’autonomia di 24-36 ore in base all’utilizzo e ai vari software di risparmio energetico sviluppati, qui la forbice del grafico si dirama tra modelli che non superano le 18 ore e altri che arrivano a coprire tranquillamente dai 3 ai 4 giorni interi. L’autonomia diventa uno dei parametri principali per la scelta, qui le proprie abitudini devono incrociarsi con le caratteristiche dello smartwatch al quale si è interessati per avere già da ora una chiara visione di quelli che dovranno essere i cicli di ricarica da effettuare.
Design Gli smartwatch vengono anche riconosciuti come “indossabili”. Tutto questo fa pensare che oltre ad essere un articolo di tecnologia, lo smartwatch deve in qualche modo essere un oggetto di design che possa completare lo stile di chi lo indossa. Qui la personalizzazione si basa su cassa e cinturino. Il quadrante rappresenta la parte più tecnica da scegliere, ma il cinturino sta evolvendo il proprio ruolo nella scelta del modello; merito di alcuni nomi illustri, Apple tra tutti. La varietà dei cinturini Apple spesso non trova concorrenti validi che pareggino la qualità e l’attenzione ai dettagli. Considerando il design si tiene conto anche del peso e delle dimensioni del quadrante. Una caratteristica che spesso sfugge nella scelta è invece lo spessore della cassa. Questo dettaglio, sebbene non di rado trascurato, influisce non poco nella quotidianità oltreché nel touch and feel. Lo smartwatch è un oggetto destinato ad un utilizzo prolungato anche se passivo. In altri termini lo si indossa per almeno 10 ore al giorno e questo ne fa un compagno fisso col quale dover