BlackBerry, lo storico marchio di telefonia canadese fondato a inizio 1984, smetterà di produrre e progettare smartphone esternalizzando la produzione di qualsiasi componente hardware ad un’azienda indonesiana. Questo non significa che non vedremo più nuovi modelli BlackBerry ma semplicemente questi verranno realizzati da una società chiamata PT Tiphone Mobile Indonesia con cui è stata firmata una joint venture. In questo modo l’azienda canadese potrà guadagnare dall’utilizzo del brand senza investire ulteriore capitale di rischio.
“La società prevede di terminare del tutto lo sviluppo interno di hardware che proseguirà in outsourcing attraverso dei partner”.“Questo ci permetterà di ridurre la richiesta di capitale e migliorare la redditività del capitale investito”.
Ritornano alla decisione, questa arriva per bocca dello stesso CEO John Chen, che ha affermato che l’azienda si concentrerà maggiormente sullo sviluppo software e tutti quei servizi dedicati alla sicurezza per cui è nota BlackBerry. Non un fulmine a ciel sereno ma una scelta razionale arrivata dopo l’ultimo trimestre tinto di rosso conclusosi il 31 agosto che ha fatto registrare ricavi per 334 milioni di dollari, inferiori del 32% allo stesso periodo dell’anno scorso. Stime anche al di sotto delle aspettative degli analisti che avevano previsto incassi per 394 milioni. Tutto ciò si è tradotto in una perdita netta di 372 milioni sostenuta solamente dai ricavi provenienti dalle soluzioni software, proprio quelle su cui BlackBerry intende focalizzarsi per creare valore.
Nel cambio di rotta è stato sostituito anche il CFO Jame Yersh, a capo della gestione finanziaria, che lascerà il proprio posto a Steven Capelli. Ed è subito un +3% in borsa, segno evidente che gli azionisti non credevano più nella strategia Blackberry.