La recente pandemia ha evidenziato, se ancora ce ne fosse bisogno, il cosiddetto digital divide, ovvero le differenze in termini di digitalizzazione e accesso a Internet delle famiglie italiane. L’impossibilità di frequentare le lezioni scolastiche a causa del lockdown ha infatti costretto i ragazzi (e le loro famiglie) ad assistere a quelle on-line. Una situazione che ha evidenziato come sul territorio italiano l’accesso a Internet sia ancora un miraggio per milioni di famiglie, così come la possibilità di utilizzare semplici strumenti informatici come tablet e Pc. Finalmente, dopo cinque anni di incubazione, (il bonus era previsto già dal 2015 ma mai attivato) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (il 1 ottobre), il decreto che regola la concessione dei voucher per la banda ultralarga, computer e tablet.
Chi può richiederlo?
Il bonus da 500 euro sarà attivo a partire dal 19 ottobre ed è dedicato alle famiglie italiane con Isee inferiore a 20mila euro. È previsto anche un bonus di 300 euro per famiglie con Isee inferiore ai 50mila euro, ma al momento non sono stati comunicati i tempi per la richiesta, si parla di fine anno.
Dove e come richiederlo?
Se ne occuperà l’operatore telefonico, erogando all’utente il bonus sotto forma di sconto sul canone o sull’eventuale costo di attivazione. Il decreto mette a disposizione 204 milioni di euro per 2,2 milioni di aventi diritto. Non tutti potranno beneficiarne, avrà quindi la precedenza chi lo avrà richiesto per primo. Agli utenti basterà dunque compilare un semplice modulo corredato da:
- Una copia del proprio documento di identità in corso di validità
- Unna dichiarazione (autocertificata) attestante che il valore dell’ISEE relativo al nucleo familiare di cui fa parte non supera i 20 mila euro, e che i componenti dello stesso nucleo non hanno già usufruito del contributo.
Ci sono vincoli?
Il voucher ha un valore massimo di 500 euro e la somma può essere impiegata solo come sconto sui servizi di connettività per una durata non inferiore a 12 mesi. Qui può essere destinata una somma compresa tra 200 e 400 euro. Allo sconto per la fornitura di un computer o tablet la somma da destinare è invece compresa tra i 100 e i 300 euro.
ATTENZIONE dunque: la fornitura di computer e tablet è sempre associata all’attivazione di una nuova utenza di rete fissa.
Perché solo dagli operatori?
In effetti è una domanda che si sono fatti in molti e una scelta che non è certo stata gradita dalle grandi catene di elettronica della GDO e GDS. Maurizio Minuti, Presidente di Euronics Italia spa, Gruppo italiano leader nella distribuzione specializzata, ha preso posizione in merito alla scelta del Ministero dello Sviluppo Economico di limitare ai soli operatori telefonici la possibilità di gestire l’intero processo relativo all’uso dei voucher da 500 euro per l’acquisto della connessione a Internet e di un tablet o personal computer.
«La scelta del Ministero rappresenta, a nostro avviso, un evidente danno per i consumatori che non potranno iberamente scegliere i prodotti e le migliori offerte presenti nel libero mercato oltre a essere in palese contrasto con le indicazioni fornite dal regolamento UE del 2015 in merito alle misure riguardanti l’accesso a un internet aperta e che recita chiaramente che gli utenti finali dovrebbero essere liberi di scegliere tra vari tipi di apparecchiature terminali. In merito a questo tema anche l’AGCOM , l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con delibera 348/18 siè chiaramente espressa approvando le misure attuative del regolamento europeo e questo decreto, di fatto, rappresenta un passo indietro difficilmente comprensibile», ha commentato Maurizio Minuti, Presidente di Euronics Italia. «Abbiamo fatto la nostra parte durante il lockdown, mantenendo aperti gran parte dei nostri punti di vendita e garantendo al Paese oltre alla distribuzione di prodotti elettrici ed elettronici anche servizi essenziali come l’assistenza post-vendita e le riparazioni. Vederci oggi esclusi dalla possibilità di far utilizzare il bonus PC anche presso la nostra rete di vendita oltre che a danneggiarci, suscita in tutti noi operatori di questo settore della distribuzione una profonda amarezza».
Anche Expert non ci sta..
La pubblicazione in gazzetta ufficiale avvenuta ad ottobre e. riguardante ilvoucher banda ultralarga di 500 euro è un atto contrario agli interessi deiconsumatori ed alla libera concorrenza tra rivenditori di questo Mercato. Tommaso Leso, presidente del Consiglio di Amministrazione della società Italiana, ritiene che questa limitazione porti a tre evidenti conseguenze:
1. Il cliente è obbligato ad acquistare i dispositivi dall’operatore di rete e dunque gli viene preclusa la possibilità di scegliere nel Mercato tra I migliori offerenti.
2. Il cliente deve sottoscrivere un contratto con l’operatore di rete che gli cederà i dispositivi (modem, PC, Tablet) in comodato d’uso e dunque, nonostante sia lostato ad aver erogato un contributo in aiuto dei cittadini con redditi bassi, questiultimi non acquisiranno la proprietà dei dispositivi. Tra l’altro, con la restituzione,si configureranno problemi di sicurezza dei dati personali inseriti dai consumatori nei device utilizzati durante il comodato d’uso.
(In realtà l’ipotesi del comodato d’uso è stata abbandonata definitivamente, notizia dell’ultima ora, ndr)
3. si creano distorsioni della concorrenza nel mercato che vende quegli apparati, a causa del privilegio offerto solo alle società che commercializzano la banda larga. L’auspicio del presidente Leso e di tutti I rivenditori del gruppo Expert in Italia (550 negozi che occupano oltre 3.200 persone) è dunque che il ministro Patuanelli provveda urgentemente a modificare la norma, sia per garantire il libero mercato nella distribuzione degli apparati ma poi anche che l’enorme massa di denaro pubblico così spesa abbia come finalità quella di lasciare la proprietà dei beni tecnologici ai cittadini che ne hanno effettivo bisogno, anche se dovessero valutare l’opportunità di passare ad un altro operatore di rete.