Brillo, la piattaforma di Google per l’Internet delle cose

Una sola piattaforma per qualsiasi dispositivo probabilmente non è la soluzione migliore. Deve averlo capito anche Google, tanto che per il segmento dell’Internet of Things (IoT), ossia per i dispositivi smart che si connettono a Internet, ha scelto un sistema operativo dedicato.

Nome in codice Brillo, che potrebbe essere differente da Android e sarà verosimilmente annunciata in occasione del Google I/O, l’evento dedicato agli sviluppatori che si terrà a San Francisco. Brillo avrà dalla sua un’estrema flessibilità, dato che si potrà adattare a un elevato numero di dispositivi: frigoriferi, termostati, elettrodomestici vari, telecamere di sicurezza e così via.

Inoltre dovrebbe sfoggiare un’interfaccia semplice e intuitiva, adatta all’utilizzo in casa. Google avrebbe compiuto un’importante lavoro di ottimizzazione per fare in modo che l’Os possa operare con configurazioni hardware (processore e memoria) al minimo sindacale e adattarsi alle risorse presenti nei dispositivi appartenenti all’Internet of Things. Maggiori informazioni comunque arriveranno dal Google I/O.

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Massimo Morandi

Giornalista, milanese, appassionato di tecnologia. Ama viaggiare, la buona cucina e il calcio.