Bumble

Bumble, il successo della dating app e della sua fondatrice

Bumble vola in Borsa e la sua fondatrice, la 31enne Wolfe Herd, diventa la più giovane miliardaria self-made del mondo. Risultati da record raggiunti in appena sette anni per l’app di incontri che ha reinventato le regole del dating digitale e sfidato colossi del calibro di Tinder.

7 anni di Bumble

Fondata nel 2014, Bumble è un app di dating che, a differenza di Tinder e simili, affida la prima mossa alle donne. All’interno dei match è il gentil sesso a farsi avanti, decidendo di inviare un messaggio allo spasimante di turno, trovato attraverso un match simile a quello di Tinder. Il nome dell’app significa bombo e, non a caso, prende ispirazione dalle api e dalle loro società per quanto riguarda le interazione tra utenti. Come all’interno di un alveare, infatti, sono le donne ad avere il potere all’interno di Bumble. Si tratta di una piccola grande rivoluzione all’insegna del girl power.

La fondatrice e la Borsa

Già cofondatrice di Tinder, nel 2014 Whitney Wolfe Herd ha creato Bumble. A distanza di sette anni il titolo è stato quotato in borsa l’11 febbraio 2021. Il giorno del debutto le contrattazioni sulla Ipo sono arrivate, alla chiusura di Wall Street, a portare le azioni da un valore di 43 dollari a circa 70 dollari. Un risultato da record, dopo un anno da record. Bumble ha registrato un fatturato di 417 milioni di dollari nei primi nove mesi del 2020, rispetto ai 363 milioni di dollari nello stesso arco di tempo del 2019. La Ceo di Bumble, che possiede circa il 12% del titolo che ora vale circa 14 miliardi di dollari, ha visto il suo patrimonio netto arrivare a 1,5 miliardi di dollari. Tanto che Forbes l’ha proclamata non solo la più giovane miliardaria self-made del mondo, ma anche la più giovane Ceo donna che abbia mai quotato un’azienda negli Stati Uniti.

Dove scaricare Bumble e quanto costa iscriversi

È possibile scaricare gratis l’app di Bumble dal Play Store e dall’Apple Store. È inoltre disponibile la versione Web, alla quale accedere attraverso browser come Google Chrome, Microsoft Edge o Mozilla FireFox. L’iscrizione è gratis, ma alcune funzionalità aggiuntive sono a pagamento. Si tratta di Bumble Boost, Bumble Premium, SuperSwipe e Riflettori. Alcune sono in fase sperimentale e non sono disponibili in Italia. In generale, gli abbonamenti partono dai 9 euro a settimana. La strategia freemium, che affianca la gratuità del servizio base alla necessità di spendere per ottenere di più, ha portato quasi 380 milioni di dollari solo nei primi 9 mesi del 2020. A spingere la pandemia, che ha convinto molti utenti, costretti a rispettare le chiusure e i lockdown, a scoprire nuovi luoghi virtuali in cui fare incontri.