Batterie ioni di litio

Il cartello della batterie: Sony, Panasonic e Sanyo multate dall’UE, Samsung si salva

Sony, Panasonic e Sanyo hanno ricevuto una pesante multa di 166 milioni di euro per aver messo in piedi un cartello delle batterie agli ioni di litio al solo scopo di tenere alti i prezzi e scambiare informazioni sensibili sulle forniture. A decretare la multa ci ha pensato la Commissione europea in base alle regole antitrust UE sulle batterie.

“Milioni di europei utilizzano computer portatili, telefoni cellulari e strumenti elettronici che funzionano con batterie agli ioni di litio” ha dichiarato il commissario per la concorrenza Margrethe Vestager dell’UE.“La decisione delle sanzioni dei quattro produttori di batterie ricaricabili ha influenzato i prezzi di una serie di beni venduti ai consumatori europei. Si è voluto anche inviare un segnale importante alle aziende: se i consumatori europei sono interessati indirettamente da un cartello, la Commissione esaminerà anche i contatti tra aziende al di fuori dell’Europa”.

Le batterie agli ioni di litio ricaricabili sono le batterie ricaricabili più utilizzate nei dispositivi elettronici e portatili. Queste possono essere suddivise in diversi tipi a seconda del loro utilizzo: batterie agli ioni di litio cilindriche per computer portatili e utensili elettrici mentre i dispositivi più piccoli, come i nostri amati smartphone e tablet, utilizzano batterie agli ioni di litio prismatiche o ai polimeri. Tutti i tipi di batterie sono stati colpiti dal cartello messo in atto dai colossi asiatici.

Seppur coinvolta, Samsung non ha ricevuto nessuna multa poichè ha rivelato l’esistenza del cartello alla Commissione nel 2006 e ha potuto così godere di un trattamento di favore. A loro volta, Sony, Panasonic e Sanyo hanno beneficiato di una riduzione delle multe in cambio della loro collaborazione con le indagini. Tutte le aziende hanno riconosciuto la loro partecipazione al cartello e per tale motivo la Commissione ha applicato una riduzione del 10% sull’ammenda.

Gli impatti del cartello delle batterie messo in atto si sono registrati in Asia e, occasionalmente, in Europa. Il cartello non è recente: iniziato a febbraio 2004 è durato fino a novembre 2007.