Che Samsung non vada troppo d’accordo con la Cina è un fatto ormai assodato. A causa dell’incredibile ascesa di Xiaomi e Huawei negli ultimi anni, la compagnia coreana ha avuto non poche difficoltà a vendere i propri dispositivi nel mercato cinese, attualmente il più importante del mondo con volumi che superano le oltre 300 milioni di unità l’anno (dati riferiti al 2014).
L’ultima indiscrezione arriva dalla Corea e mette in luce un retroscena secondo cui i vertici societari stiano valutando un piano di tagli pari a 1000 posti di lavoro nella sede cinese. Si tratterebbe di una perdita del 9% della forza lavoro volta a contenere i ribassi finanziari e ottenere margini di manovra alternativi. La compagnia infatti ha visto calare i propri utili netti dell’8% nel secondo trimestre del 2015 e si trova a dover fare i conti con l’ennesimo calo del market share in Cina di circa quattro punti percentuali.
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