Dopo un anno caratterizzato da rendimenti in calo su azioni e obbligazioni nel 2022, il 2023 segna l’inizio di nuova fase di mercato destinata ad accompagnare gli investitori per i prossimi 5 anni. In questo contesto finanziario, conoscere tutti i dettagli su come investire sul lungo termine permette di far fronte a una stagione caratterizzata da tassi in crescita e ripresa dell’inflazione. Qualsiasi investitore dovrebbe assicurarsi di implementare una corretta pianificazione finanziaria, in linea con le nuove condizioni di mercato: scopriamo come investire sul lungo termine e cosa tenere in considerazione quando si sceglie di adottare questa formula di investimento.
Scegliere la formula di investimento: cosa considerare
Per ottimizzare le proprie scelte finanziarie è essenziale stabilire priorità e obiettivi da raggiungere in un lasso di tempo desiderato. Si possono identificare tre diversi formule di investimento, ognuna delle quali corrisponde ad un determinato orizzonte temporale:
- l’investimento sul breve termine vincola il risparmio ad un periodo di tempo inferiore ad un anno e risponde alla necessità di avere liquidità sempre disponibile;
- l’investimento sul medio termine mira a una strategia più elaborata e fa riferimento ad un orizzonte temporale compreso tra 12 mesi e 5 anni;
- l’investimento sul lungo termine consente di soddisfare i bisogni di crescita del patrimonio, può includere obiettivi previdenziali o l’accumulo di risorse per la propria famiglia ed è relativo ad un orizzonte temporale superiore a 5 anni.
Quando il risparmiatore sa come investire sul lungo termine e ha in mente una strategia chiara, che tiene conto degli obiettivi e delle proprie esigenze di liquidità, un orizzonte temporale più ampio consente di prendere decisioni di investimento più consapevoli. Per questo motivo, prima di procedere con gli investimenti, è fondamentale misurare il proprio livello di rischio accettabile e determinare per quanto tempo si è disposti a sostenere tale rischio.
Come investire sul lungo termine
Investire sul lungo termine non significa soltanto estendere l’orizzonte temporale, ma anche adottare un approccio che privilegi il ritardo nel raccogliere i frutti nell’ottica di massimizzare i rendimenti. L’investimento a lungo termine implica infatti che i fondi investiti oggi vengano ricompensati con un rendimento solido nel futuro, anche dopo 20 o 30 anni. Per mitigare l’impatto di previsioni errate quando si sceglie di investire sul lungo termine, la soluzione è diversificare il più possibile il portafoglio. Questa strategia permette di calcolare al meglio il rischio complessivo, poiché le variazioni negative di alcuni asset possono essere bilanciate dai rendimenti positivi di altri. Dunque, quando conviene investire sul lungo termine? Warren Buffett, fondatore di Berkshire Hathaway e celebre investitore, consiglia di acquistare un’azione solo se si ha intenzione di mantenerla nel portafoglio per almeno 10 anni, poiché più a lungo si mantiene investito il capitale, maggiore è il rischio che si può sostenere.
Vantaggi e svantaggi dell’investimento a lungo termine
Gli investimenti a lungo termine offrono diversi vantaggi all’investitore, rendendo questa strategia una scelta attraente per coloro che mirano a costruire un patrimonio duraturo e a ottimizzare i rendimenti nel tempo. Tra i principali benefici si trovano:
- la possibilità di sfruttare l’interesse composto, uno dei più grandi alleati degli investitori a lungo termine. I rendimenti generati da questi investimenti possono infatti essere reinvestiti nel portafoglio, favorendo la crescita esponenziale del capitale nel corso degli anni;
- l’opportunità di avviare il processo con importi modesti, magari attraverso un Piano di Accumulo di Capitale. Con contributi periodici di valore contenuto, il risparmio si incrementa gradualmente e consente all’investitore di combinare efficacemente investimento e risparmio;
- una minore preoccupazione legata alla volatilità del mercato.
Tuttavia, gli investimenti a lungo termine possono comportare anche alcuni svantaggi, tra cui:
- l’erosione del capitale, inevitabile nei casi in cui l’inflazione aumenta in modo significativo nel corso degli anni, riducendo drasticamente la convenienza dell’investimento;
- l’immobilizzazione del capitale per un periodo prolungato, un potenziale problema per gli investitori che potrebbero aver bisogno di liquidità in situazioni finanziarie impreviste.
In definitiva, rimanere fedeli alla propria strategia e sapere come investire sul lungo termine, considerando approfonditamente i pro e i contro offerti da questa formula, consente di costruire un portafoglio solido e bilanciato e raggiungere i propri obiettivi finanziari in modo efficace.