Il processore Exynos 7420 a bordo del nuovo Galaxy S6 è un vero e proprio gioiello di potenza. Samsung ha per anni utilizzato le cpu di Qualcomm senza mai chiudere definitivamente i laboratori di ricerca che ad oggi hanno finalmente dato degli ottimi risultati grazie alla produzione del primo processore octa-core a 64 bit con processo produttivo a 14 nm. Sono infatti 6 i nanometri in meno rispetto alla soluzione top di gamma Snapdragon 810 che, al contrario, è stata adottata da smartphone di punta come HTC One M9, Xiaomi Note Pro e molti altri.
Stando poi alle dichiarazioni dell’azienda, abbassare il processo produttivo fino a 10 nm non dovrebbe essere un problema e già nel corso del 2015 potremmo averne le prime dimostrazioni. In più, si starebbe sperimentando la possibilità di creare processori interamente proprietari, sia per quel che riguarda l’architettura sia per quel che riguarda i core che potrebbero essere derivazioni delle note Cortex-A54, Cortex A72 di ARM.
Nonostante il know-how del colosso coreano, ci vorrà ancora un bel po’ di tempo prima che si arrivi a queste soluzioni e anche se il 2016 è l’obiettivo non escludiamo che si possa andare ben oltre…
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