Huawei Trump

Donald Trump proroga il decreto sicurezza per un anno. Huawei ancora esclusa dall’utilizzo dei servizi Google

Il presidente Donald Trump, nella giornata di mercoledì 13 maggio, ha esteso – attraverso un ordine esecutivo (qui il testo completo) – il provvedimento teso a far fronte a un’«emergenza nazionale per proteggere le informazioni e i servizi di telecomunicazione e le forniture di servizi».

Si tratta, in pratica, di un rinnovo dei provvedimenti presi esattamente un anno fa, nel maggio 2019, con il quale era stata anche bandita Huawei, a cui è stato imposto il divieto di intrattenere relazioni commerciali con aziende americane. Fra queste, ci sono Google e i suoi servizi Android.

La decisione non giunge totalmente inaspettata, in un momento di nuove tensioni fra l’America e la Cina a causa dell’epidemia di Covid-19 che sta colpendo duramente gli States. Huawei continuerà e accelererà dunque lo sviluppo del proprio ecosistema di app che non si basa sui servizi di Google ma fa capo a App Gallery, lo store proprietario che, in questi mesi, si è arricchito di migliaia di applicazioni e rappresenta l’unica vera alternativa agli ecosistemi di Google e Apple (iOS).

Nel provvedimento si legge:

Questa minaccia continua a rappresentare un pericolo insolito e straordinario per la sicurezza nazionale, la politica estera e l’economia degli Stati Uniti. Per questo motivo l’emergenza nazionale dichiarata il 15 maggio 2019 deve rimanere in vigore oltre il 15 maggio 2020. Pertanto, in conformità con la sezione 202 (d) del National Emergencies Act (50 USC 1622 (d)), estenderò per 1 anno l’emergenza nazionale dichiarata con l’ordine esecutivo 13873 per quanto riguarda la sicurezza della tecnologia, dell’informazione, delle comunicazioni e della catena di approvvigionamento dei servizi.

A marzo, Huawei aveva annunciato che i suoi HMS (Huawei Mobile Services) per Google Play Services avevano raggiunto 400 milioni di utenti attivi. Il produttore cinese opera al momento in collaborazione con oltre un milione di sviluppatori.