Le informazioni provenienti dalla Cina indicano che Apple ha semplicemente abbandonato i suoi strumenti dedicati alla produzione di sensori di impronte digitali Touch ID su iPhone.
Apple non avrebbe più alcuna intenzione di reinstallare i sensori di impronte digitali Touch ID sulle prossime generazioni di iPhone. Questo è ciò che deduciamo dalle informazioni condivise questa settimana da una fonte cinese. Questo riporta che Apple ha semplicemente rimosso dalle sue linee di produzione le macchine dedicate alla produzione dei sensori Touch ID. Più precisamente, questo accantonamento sarebbe definitivo e riguarderebbe le macchine utilizzate per produrre i chip necessari al Touch ID su iPhone.
Questa informazione, che arriva da un esperto cinese di circuiti integrati che ha già avuto ragione in passato riguardo ad Apple, arriva mentre la possibilità di un imminente ritorno del Touch ID su iPhone veniva menzionata da alcune indiscrezioni qualche mese fa. Una pista ormai seriamente compromessa.
L’iPhone SE 2022 sarebbe quindi l’ultimo con Touch ID
Se questa fonte cinese si rivelasse attendibile, Apple non avrebbe quindi intenzione di reintrodurre il Touch ID sulle prossime generazioni di iPhone, almeno non a breve. Per forza di cose, l’iPhone SE 2022 sarebbe quindi il modello definitivo a beneficiare del Touch ID nella forma che abbiamo sempre conosciuto. Le voci suggeriscono anche che la prossima versione dell’iPhone SE sarà dotata di Face ID… eliminando così l’identificazione tramite impronta digitale.
Detto questo, altre indiscrezioni suggeriscono comunque che Apple sia ancora al lavoro sulla progettazione di un sensore Touch ID, pensato però per essere installato sotto lo schermo. Quest’ultimo, però, non sarebbe pronto prima del 2026, cioè contemporaneamente al presunto passaggio ad un modulo Face ID installato anche sotto lo schermo. Nel 2026, l’iPhone cambierà in modo abbastanza significativo. Salvo ulteriori ritardi, è proprio in questo periodo che Apple dovrebbe iniziare ad utilizzare i propri chip modem progettati internamente per prendere le distanze dalle soluzioni Qualcomm.