Prima una promozione, poi la comunicazione definitiva. eBay ha deciso di abbassare le provvigioni sulle vendite dei venditori non professionisti. O meglio, di dimezzarle.
Dopo aver messo a disposizione una promozione attivabile dagli utenti, il popolare portale ha deciso di abbassare in modo definitivo le provvigioni richieste ai venditori dall’11,5% al 5%.
Un taglio netto deciso dalla piattaforma che, negli ultimi mesi si è ritrovata in difficoltà, con gli utenti che lamentano un netto calo delle vendite e delle transazioni. Da marzo a giugno, il colosso dell’e-commerce ha infatti perso 28 milioni di utenti, che adesso sono pari a 159 milioni.
In più, il malcontento serpeggia fra le fila anche di coloro che hanno sempre difeso eBay dalle critiche, da quando, il 30 aprile scorso, eBay ha rotto l’accordo con PayPal e non pemette più ai compratori di pagare direttamente con PayPal i venditori.
Ora il processo per vedersi accreditati i soldi delle proprie vendite è più tortuoso e lungo: eBay infatti riceve il pagamento dall’acquirente, lo comunica al venditore (affinché questi possa spedire l’oggetto) e poi, accredita la somma dovuta unicamente sul conto corrente bancario del venditore (previo scorporo della provvigione), che “vede” fisicamente i soldi non prima di tre giorni dall’effettuata vendita.
Un procedimento che ha allontanato molti iscritti verso altre piattaforme in cui la vendita, anche se magari meno protetta a livello di sicurezza, è più agile e veloce.
In un messaggio ai suoi utenti eBay afferma:
Visti gli ottimi riscontri della Promozione, abbiamo deciso di ridurre le nostre tariffe per i venditori non professionali al fine di rendere più conveniente vendere su eBay.
Siamo felici di comunicarti che, a partire dal 22 dicembre 2021, la Commissione sul valore finale sarà ridotta dall’11,5% al 5% per tutti i venditori non professionali. L’importo fisso di 0,35 EUR per ordine resterà invariato così come le tariffe per opzioni di vendita.
Resta da vedere se la mossa di eBay sortirà l’effetto di riavvicinare parte del pubblico al suo portale che, di recente, ha sofferto la concorrenza di numerosi altri brand che si sono fatti molto aggressivi e hanno messo a target particolari settori mercelogici, un tempo appannaggio unicamente di eBay.