Elon Musk, contro il Digital Service Act, potrebbe chiudere X in Europa

X, l’ex Twitter, potrebbe essere la prima vittima illustre del Digital Service Act approvato in Europa.

Funzionari dell’UE, infatti, hanno scritto a Elon Musk, proprietario della piattaforma social, per ricordargli gli obblighi legali della sua azienda in merito alla normativa europea. Tuttavia, secondo una fonte vicina a Elon Musk, il magnate americano avrebbe affermato che preferirebbe bloccare X in tutta l’area geografica e rendere l’app X non più disponibile per gli europei piuttosto che piegarsi alle nuove regole.

Nuovi problemi, infatti, sono derivati dai recenti eventi in Israele: alcuni dei post legati al conflitto in corso, infatti, contengono disinformazione e fake news. Filmati di videogiochi spacciati per ultime notizie, vecchi video ripresi in Siria sarebbero stati riciclati e attribuiti a uno o all’altro dei contendenti.

Un altro grave problema deriva dai discorsi di odio antisemita e di supporto al terrorismo disseminati lungo le timeline degli utenti. Inoltre, lo stesso Musk ha più volte condiviso post di account che diffondevano contenuti dubbi e teorie cospirazioniste.

Chi ha familiarità con la questione ritiene che se Musk bloccasse l’Europa, il traffico del sito diminuirebbe di circa il 9%, il che aggraverebbe ulteriormente i problemi di X in un momento in cui il traffico sulla piattaforma è diminuito in molte aree geografiche.

La Commissione europea avrebbe ammonito anche Facebook e TikTok, invitandoli ad allinearsi alle nuove disposizioni. Disposizioni che, secondo alcuni esponenti politici sarebbero un espediente per limitare la libertà di parola e non una semplice arma per frenare le fake news.

Dopo tutto, non sono pochi a ritenere che i social network non debbano rappresentare lo specchio della realtà, ma riflettere il pensiero e il comune sentire delle persone, pur nel rispetto delle differenti posizioni e idee. Ma è chiaro che si tratta di un equilibrio particolarmente delicato, difficile da raggiungere, soprattutto in presenza di una moderazione che, negli ultimi tempi, è stata accusata di avere maglie troppo larghe.

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redazione