E’ stata la telenovela di aprile. Dopo aver investito su Twitter, Elon Musk, lo stravagante miliardario, ha finalmente deciso di acquistare l’intera società e portarla fuori dal mercato azionario. Costo totale dell’operazione: 44 miliardi di dollari. Ora, però, la manovra è sospesa.
Lo ha annunciato lo stesso Elon Musk su Twitter: “L’accordo con Twitter è temporaneamente sospeso in attesa di dettagli che stabiliscano che gli account spam/fake rappresentano effettivamente meno del 5% degli utenti”.
C’è da dire che il ricco tycoon non intende impadronirsi del social network per guadagnare gloria eterna: ha intenzione di trarne un rapido profitto, e ha fatto i suoi calcoli sulla base degli ultimi risultati trimestrali di Twitter. In quest’ultimo si legge che gli account falsi rappresentano meno del 5% degli utenti monetizzabili della piattaforma e che 229 milioni di utenti hanno visto pubblicità nel periodo in oggetto.
Se la percentuale di account falsi fosse più alta, il costo della pubblicità potrebbe diminuire, così come le entrate dell’uomo più ricco del mondo. E’ quindi in attesa che gli venga fornito un dettaglio del conto per essere sicuro di proseguire.
Questo annuncio ha ovviamente causato un calo del prezzo delle azioni di Twitter a Wall Street.
Una spiegazione ufficiale?
Il numero di account falsi è la spiegazione ufficiale. Non possiamo fare a meno di chiederci se ci siano altri motivi dietro questo dietrofront di Elon Musk. Dopotutto, voleva erigere il suo nuovo Twitter come culmine della libertà di espressione assoluta, ripristinare Donald Trump e lasciare che tutti si esprimessero come desiderano, anche se i messaggi veicolati erano pieni di odio… prima di rendersi conto che alcune leggi regolano la libertà di espressione in alcuni paesi, obbligandolo a confermare pubblicamente che si sarebbe attenuto alle varie legislazioni.
Allo stesso tempo, molti dirigenti di Twitter stanno prendendo le misure e fuggendo verso altri orizzonti, non senza clamore. Di sicuro l’acquisizione non sarà una passeggiata. Quindi…In bocca al lupo, Elon!