Epic Games denuncia Samsung e Google per pratiche anticoncorrenziali

La recente rimozione di Fortnite dal Galaxy Store ha segnato solo l’inizio di una battaglia legale: Epic Games ha deciso di denunciare Samsung e Google, accusandoli di pratiche anticoncorrenziali. Secondo Epic, l’obiettivo delle due aziende sarebbe quello di rendere il Google Play Store l’unico canale possibile per ottenere applicazioni sui dispositivi Samsung.

Dopo una vittoria legale contro Google in una causa simile, ora Epic si concentra su Samsung, puntando il dito contro una funzionalità specifica: l’Auto Blocker.

Epic contro l’Auto Blocker di Samsung

L’Auto Blocker è una funzionalità di sicurezza introdotta da Samsung nell’ottobre 2023, creata per bloccare l’installazione di applicazioni che non provengono dal Google Play Store o dal Samsung Galaxy Store. Inizialmente facoltativa, la funzione mirava a proteggere gli utenti dal crescente numero di attacchi come il phishing vocale.

Tuttavia, dal 11 luglio, Auto Blocker è stata attivata per impostazione predefinita su tutti i dispositivi Samsung Galaxy. Questo aggiornamento ha sollevato il malcontento di Epic, che sottolinea come ora siano necessari 21 passaggi per installare un’applicazione esterna su uno smartphone Samsung, rispetto ai soli 4 passaggi richiesti per disattivare l’Auto Blocker.

Accuse di Epic Games

Epic sostiene che questa mossa rappresenti un tentativo congiunto di Google e Samsung per ostacolare il sideloading delle applicazioni e aggirare l’esito della precedente causa di Epic Games contro Google. Questa linea di accusa è fortemente sostenuta dal CEO di Epic, Tim Sweeney, che parla di “collusione” tra le due aziende, sebbene al momento non ci siano prove concrete a supporto di questa affermazione.

Secondo un’intervista rilasciata ai giornalisti e riportata da The Verge, Sweeney spera che ulteriori prove emergano durante il processo di accertamento legale. Da parte sua, Google ha risposto definendo la causa di Epic Games “infondata e pericolosa”, sottolineando come i produttori di dispositivi Android siano liberi di sviluppare funzionalità di sicurezza aggiuntive per i loro prodotti.

La reazione delle aziende

Google ha prontamente respinto le accuse, ribadendo che non vi è alcuna collusione con Samsung. L’azienda afferma inoltre che la causa legale avanzata da Epic è priva di fondamento e sottolinea che la libertà di innovazione e di aggiungere funzionalità di sicurezza sui dispositivi Android rimane una prerogativa dei produttori di hardware.

Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere se Epic Games riuscirà a dimostrare le sue accuse e a influenzare le future pratiche legali nel settore della distribuzione di applicazioni su Android.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.