Ecco che arrivano, inesorabili, le conseguenze della tassa per la copia privata attuata nei giorni scorsi dal Governo. Apple ha infatti alzato i prezzi di iPhone in proporzione a quanto dovrà sborsare allo Stato italiano. Peccato che a rimetterci non sarà la stessa azienda ma i consumatori del Bel Paese, costretti ora a pagare dai 2 ai 5 euro in più per portarsi a a casa un qualsiasi prodotto Apple.
Che sia una provocazione o meno quella di Apple non è dato sapere al momento. Paradossalmente i prezzi non sono neanche arrotondati e sul sito della mela morsica si trovano cifre per lo più assurde.
Francesco Boccia, promotore del decreto che ha rimodulato il listino dell’equo compenso e il Ministro Dario Franceschini hanno poi scritto un tweet lamentandosi con Apple che avrebbe riservato questo trattamento ai soli cittadini italiani e sottolinando come in altri paesi come Germania e Francia dove l’equo compenso è più alto (ma l’IVA più bassa n.d.r) l’azienda non abbia scaricato i costi sui consumatori finali.
Insomma, un vero e proprio scenario di fuoco che poteva essere anche previsto ma di cui si ignorano gli sviluppi futuri.