Ennesima tegola in tema di privacy si abbatte su Facebook. Il re dei social è stato infatti nuovamente citato in giudizio da un giovane giurista 26enne di nome Max Schremps, già noto da Zuckerberg e i suoi per altri precedenti legali. Nulla di strano quindi se non fosse che, nel giro di poche settimane, si è aperta una sorta di class action (azione legale in comune tipica negli Usa ma non possibile in Austria) sottoscritta e supportata da ben 25mila partecipanti.
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Tutto nasce quando Max Schremps, un ragazzo di origini austriache, chiede alla società di Palo Alto di poter vedere tutti i dati posseduti dalla stessa su di lui: i database, infatti, sono a Dublino e sono quindi sotto la legislazione europea che permette una simile richiesta. Il dossier completo che gli è stato mostrato è andato però oltre le sue aspettative: 1.200 pagine piene zeppe di suoi dati privati.
La cosa non è quindi andata giù al giovane giurista che, dopo aver aperto il sito “Europe vs Facebook”, ha deciso di rivolgersi al tribunale di Vienna richiedendo nuove misure in tema di privacy e tutela dei dati utente. In caso di vittoria, il risarcimento per ogni singolo partecipante sarà poi di soli 500 euro, più pubblicità che un vero e proprio risarcimento. Il resto sarà storia, non mancheremo di aggiornarvi.