Facebook Giochi, la nuova applicazione stand-alone di Mark Zuckerberg, debutta ufficialmente in tutto il mondo partendo da Android per arrivare presto anche su iOS. Serve per trasmettere e commentare le sessioni di gioco.
Che cos’è
Facebook Giochi è un vero e proprio software che segna la definitiva evoluzione di quella parte del social più diffuso del globo pensata per gli appassionati di videogame e di interazioni social. in fase di test da più di un anno in alcuni Paesi del Sudamerica e del Sudest asiatico, l’app esce ora. Dove? Su Google Play per Android e, a seguire, con un rilascio graduale al via non appena ci sarà l’autorizzazione, su iOS, alias iPhone. Rispetto alle tempistiche ufficiali si è ritardato parecchio a causa, neanche a dirlo, dell’emergenza coronavirus.
A cosa serve?
Facebook Giochi è pensata sia per i creatori di contenuti sia per i fruitori. I primi potranno creare live di sessioni di videogame, mentre i secondi potranno visualizzarle e commentarle. Insomma, è appena nato un temibile rivale di Twitch, YouTube, Mixer and friends. Permetterà anche di giocare a uno dei titoli contenuti nel catalogo deigli Instant Games di Facebook. Che sono giochi molto semplici di vario tipo, da quelli sportivi a quelli enigmistici passando per quiz, puzzle, logica e carte. L’app consentirà poi un’integrazione con i vari gruppi e le varie pagine dedicate ai titoli.
La funzionalità Go Live
Facebook Giochi offre la funzionalità Go Live che consente di organizzare e far partire un live streaming sulla propria pagina personale. Al momento è prevista per Android e non si sa ancora se arriverà anche su iOS. ma non è chiaro se ci sarà la stessa possibilità anche su iOS.
Una ne pensa e mille ne fa
Dopo la recente introduzione della modalità silenziosa, Zuckerberg non si ferma e continua a proporre aggiornamenti e novità in modo non del tutto spassionato. Con Facebook Giochi, giusto per capirci, il social monetizzerà l’intera sezione da oltre 700 milioni di utenti attivi mensili puntando sull’interazione tra fan e streamer, soprattutto per quanto riguarda le donazioni.