Facebook: numeri in calo, si stoppano le nuove assunzioni

Pubblicati pochi giorni fa, gli ultimi risultati finanziari del gruppo Meta sono piuttosto deludenti. Questi, annunciano per il brand delle previsioni più che prudenti per il prossimo trimestre, che potrebbe risentire di un calo dei ricavi rispetto allo scorso anno. Queste previsioni si inseriscono in un quadro ben preciso: quello di un declino per il gruppo, che da quasi un anno si confronta con un calo del numero di utenti Facebook.

Una situazione delicata a cui si aggiunge la nuova policy di Apple sul rispetto della privacy (in particolare attraverso le funzionalità introdotte con iOS 14.5 e successivi), ma anche un contesto globale sfavorevole segnato dall’elevata inflazione e dalla guerra in Ucraina.

Di fronte a queste tante insidie, Meta corre ai ripari in termini di assunzioni come riportato il media americano CNBC. Questa decisione, che inciderebbe principalmente sull’assunzione di quadri e dirigenti, potrebbe portare i vari dipartimenti del gruppo a progredire più lentamente su alcuni progetti in corso… e quindi portare ad una certa stagnazione.

“ Valutiamo regolarmente la nostra pipeline di talenti in base alle nostre esigenze aziendali e, alla luce delle indicazioni di spesa fornite per questo periodo di guadagni, ne stiamo rallentando la crescita di conseguenza “, ha commentato un portavoce di Meta contattato dalla CNBC. 

“Tuttavia, continueremo a far crescere la nostra forza lavoro per concentrarci sul lungo termine “. L’assunzione di profili più piccoli e di “ piccole mani ” dovrebbe quindi, in una certa misura, continuare ad essere effettuata. Secondo le informazioni della CNBC, i reclutatori Meta hanno comunque interrotto la ricerca di candidati per determinate posizioni.

A febbraio, l’azienda ha ammesso che, nonostante un rimbalzo nel primo trimestre del 2022, il numero di utenti attivi su Facebook era diminuito per la prima volta durante il quarto trimestre. Meta subisce anche le conseguenze del conflitto russo-ucraino sull’economia globale…e sul mercato pubblicitario online, principale fonte di reddito per il gruppo e le sue filiali.

“Abbiamo registrato un ulteriore rallentamento della crescita dopo l’inizio della guerra in Ucraina, a causa della perdita di ricavi in ​​Russia e della riduzione della domanda pubblicitaria in Europa e fuori regione”, ha così commentato David Wehner, CFO di Meta. “ Riteniamo che la guerra abbia introdotto ulteriore volatilità in un panorama macro già incerto per gli inserzionisti”.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.