Facebook sta sperimentando negli Stati Uniti la nuova opzione “downvote”, molto vicina al discusso e desiderato dagli utenti “non mi piace”. Anche se un portavoce del social avrebbe negato l’associazione al “dislike”, spiegando che l’introduzione permetterebbe di assegnare una votazione negativa ai commenti e di nasconderli dal post.
Facebook sperimenta l’opzione downvote
Con il downvote sembra che gli utenti possano valutare al ribasso alcuni commenti. Come? Cliccando sul tasto, compaiono opzioni, come “offensivo”, “ingannevole”, “fuori tema”, che darebbero modo di esprimersi su contenuti opinabili, irrilevanti o fake news. E’ la prima volta che il social network testa una funzione simile al tasto “non mi piace”, antitesi del “mi piace” lanciato nel 2009. Due anni fa il social network lo ha aggiornato con Reactions, una serie di possibilità grafiche ed espressive tradotte in emoji. Proprio in questa occasione la piattaforma spiegò a Bloomberg che non era intenzionata al “non mi piace” per non diffondere negatività sulla piattaforma, dissociandosi dal “dislike” già presente sulla piattaforma Reddit, un incrocio tra blog e social network, molto popolare negli Usa.
Facebook distingue il downvote dal non mi piace
L’azienda di Zuckerberg sottolinea la differenza tra il downvote e il “non mi piace”, associando il primo a un feedback sulla qualità dei commenti. Comunque lo si voglia vedere e chiamare, l’arrivo di un tasto simile potrebbe scatenere accuse di censura e polemiche. L’astuto Mark dovrà, quindi, valutare bene se e quando introdurlo. Per ora si tratta di un esperimento in corso solo per una piccola fetta di utenti americani. Insomma, i tempi non sono ancora maturi e l’arrivo del downvote sui nostri smartphone è ancora lontano.