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Facebook sperimenta sui propri utenti

Facebook e i social network, possono contagiarci emotivamente. Questo è il risultato scaturito da una ricerca avviata da ricercatori e scienziati ed effettuata su circa 700mila persone nella settimana dall’11 al 18 gennaio 2012.

Ma partiamo dal principio. Qual era lo scopo del test? Capire se le emozioni fossero trasmissibili a distanza e se, in qualche modo, si potesse parlare di “contagio emotivo” tramite i social. Sono state quindi prese in esame centinaia di migliaia utenti Facebook che per 7 giorni sono stati divisi in due gruppi: ad uno venivano mostrati in bacheca post di amici positivi, dolci e votati all’amore. L’altro, invece, ha ricevuto in bacheca post negativi e particolarmente tristi. Il risultato è stato dei più sorprendenti: entrambi i gruppi di utenti sono stati condizionati talmente tanto dai post degli amici che si sono ritrovati ad inserire post positivi o negativi a seconda del gruppo di appartenenza.
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In rete è però scoppiata la polemica. Invasioni della privacy e manipolazione dei dati sono solo alcune delle accuse indirizzate al patron di Facebook Zuckerberg e alla sua compagnia. Pur non essendoci stato un esplicito consenso da parte degli interessati, quando ci si iscrive a Facebook, si aderisce a determinate clausole che permettono agli amministratori  di analizzare e compiere esperimenti per migliorarne il servizio. Messa da parte la questione etica, la ricerca ha di fatto confermato quello che immaginavamo: i social network hanno invaso la nostra esistenza e una loro manipolazione, passando per il nostro subconscio, porterebbe dirette conseguenze.

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Raffaele Pozzi