Il Servizio Federale Anti-monopolio della Russia (FAS) sta valutando la posizione dell’azienda Apple in merito alla fissazione dei prezzi degli ultimi iPhone 6s e iPhone 6s Plus presso 16 grandi rivenditori del Paese durante il mese di ottobre 2015. L’indagine della FAS è nata da una segnalazione di un consumatore e sta valutando se, in qualche modo, i “prezzi raccomandati” siano stati imposti come “prezzi obbligatori” per un dato periodo di tempo. E’ nelle facoltà dell’Ente multare le imprese colpevoli di fissazione dei prezzi.
La risposta del centro stampa di Apple non si è fatta attendere ed arrivata all’indomani dell’accusa: “I rivenditori fissano i propri prezzi per i prodotti Apple che vendono in Russia e in tutto il mondo”. Di fatto, l’azienda di Cupertino si scagiona da ogni accusa nell’intricata vicenda che vede nella crisi russa e del rublo un grattacapo commerciale da risolvere. La FAS non ha ancora commentato la nota.