Prendete una redazione in Inghilterra, un pacco contentente uno smartphone Huawei diretto a un collaboratore negli States e un corriere maldestro e la frittata è fatta.
E così succede che una spedizione, consegnata allo spedizioniere FedEx e contenente uno smartphone Huawei, in partenza dalla Gran Bretagna e diretta negli Usa, non viene consegnata, ma rispedita al mittente con la seguente dicitura: “Pacco respinto da FedEx a causa della vicenda fra il governo degli Stati Uniti, Huawei e il governo della Cina”.
Ovviamente, per cucinare un incidente diplomatico così sublime occorrono una buona dose di superficialità, un pizzico di ottusità oltre a un eccesso di timore.
Il fatto è stato riportato dalla rivista PC Mag; un collaboratore aveva bisogno di un Huawei P30 per un test. Ha richiesto il telefono a un collega che abita nel Regno Unito, che glielo ha spedito tramite FedEx. Sul modulo doganale il mittente ha identificato il contenuto della confezione citando il produttore del bene trasportato e il modello. FedEx lo ha così bloccato, in preda a stato confusionale.
In altre parole, appare chiaro a tutti che non fossimo in presenza di una vendita commerciale di uno smartphone Huawei: si trattava solo di un prodotto già di proprietà di una persona fisica, diretto a un’altra persona fisica. Ma tant’è, nel clima che si è creato, l’errore è sempre dietro l’angolo. E nella trappola è caduta FedEx che, pur senza fornire spiegazioni particolarmente illuminanti, compresa la figuraccia fatta in Mondovisione, si è affretata a scusarsi.
Il pacco in questione è stato restituito per errore al mittente e ci scusiamo per questo errore operativo. Come azienda globale che sposta ogni giorno 15 milioni di spedizioni, ci impegniamo a rispettare tutte le regole e i regolamenti e a ridurre al minimo l’impatto sui nostri clienti mentre adeguiamo le nostre attività per conformarci a un dinamico contesto normativo statunitense.