Free Mobile non si chiamerà Free Mobile. Almeno in Italia. Sembra un gioco di parole ma è quanto è stato ufficialmente detto ieri, nel corso della convention francese di Iliad, proprietario del marchio Free (così come riportato da Universo Free).
Nel nostro Paese il nuovo operatore dovrà scegliere un altro nome, perché Free infrangerebbe un nome già registrato.
Si tratta solo dell’ultimo inconveniente (non piccolo) che colpisce il quarto operatore mobile italiano, che sarebbe dovuto partire entro l’estate e che invece ha posticipato l’arrivo alla fine dell’anno o, addirittura, ai primi mesi del 2018.
Bocche cucite, invece, per quanto riguarda i piani tariffari, che si annunciano “fortemente convenienti”. In molti ritengono che il ritardo potrebbe costare caro a Iliad, che ha ormai perso l’effetto sorpresa. Nel frattempo Tim ha lanciato il suo marchio low cost Kena Mobile, Fastweb ha rafforzato e reso più chiara la propria offerta e Wind/Tre si sta organizzando per posizionare al meglio i suoi due marchi.
E le condizioni di mercato sembrano non permettere l’aggressività dei prezzi che sono stata la ragione principale del successo francese.